Parlare di Christopher Nolan è come aver scoperto l’acqua calda.
Non costituisce nulla di nuovo asserire che questo nome è ormai sinonimo di cambiamento e innovazione nell’ambito del mondo cinematografico.
Si perché al momento per chi non lo sapesse, il regista britannico, è considerato “l’eminenza grigia” che tira le fila dietro le quinte di Hollywood. Colui che in pochi, pochissimi anni è passato dall’essere la promessa del nuovo cinema d’autore alla conferma di un autore che ha reso nuovo il cinema! Il gioco di parole era doveroso.
Nolan ha reso possibile la coesistenza tra cinema di nicchia, intimista, intellettuale, metaforico, e cinema sci-fi. Non credo sia necessario ricordare alcuni tra i suoi lavori, ma lo faccio ugualmente per dovere di cronaca: Memento; Insomnia; la trilogia de Il cavaliere oscuro; The prestige; Inception.
Ovviamente l’impresa fu già tentata e riuscita da autori che hanno la storia della Settima Arte, i quali hanno iniziato un po’ come tutti con produzioni ristrette, pellicole esponenti del cosiddetto cinema d’essai e che poi sono stati chiamati a prestare il proprio talento a budget decisamente più rilevanti. Stanley Kubrick, David Cronenberg, il recentissimo Darren Aronofsky col biblico Noah, sono solo alcuni tra le illustre maestranze che sono stati capaci di istituire una connessione, e mantenerla in equilibrio, tra valore artistico e qualità estetica.
Come questi, oltre ad Aronofsky, ci sono tanti altri autori della nuova generazione che possiamo considerare come promesse altrettanto affidabili. Il bravissimo Rian Johnson di Looper è un esempio perfetto del livello cui può ambire la nuova fantascienza. Il Nicolas Winding Refn che iniziando con Pusher, passando per Bronson e arrivando a Drive sembra incarnare, per alcuni aspetti, un moderno successore di un Von Trier. Per quanto riguarda l’intrattenimento in quanto tale abbiamo J.J. Abrams. Regista che analogamente a Nolan supervisiona e contribuisce ad ogni fare sei suoi lavori, tanto da essere soprannominato “creatore”. Abrams ha ridato nuova linfa alla saga di Star Trek (appassionando gente che non aveva mai visto neanche un episodio della serie televisiva) e con Super 8 ha riportato in sala un film nostalgico in memoria delle pellicole degli anni ’80 del grande Spielberg, predecessori dei blockbuster moderni, con la differenza che quelli vecchi svisceravano argomenti nuovi e inesplorati costruiti con mano elegante. Poi c’è Alfonso Cuaron, un autore originale in tutto quello che fa, sia tecnicamente che narrativamente, e che col suo Gravity ha cambiato il modo di vedere lo Spazio.
Ma cosa contraddistingue Nolan dai suoi predecessori e dai colleghi contemporanei?
La mia riposta è: l’ambizione di proporsi al grande pubblico con storie che implicano uno sforzo intellettuale notevole.
La cosa straordinaria è stato proprio il largo consenso ottenuto anche da quella fetta di spettatori non avvezza alla voglia di andare al cinema per scervellarsi ma piuttosto per trascorrere due ore di sacrosanto disimpegno. Saranno cambiati i tempi, le storie, le persone; tante cose possiamo supporre ma una cosa è certa: Nolan ha cambiato il Cinema, e c’è riuscito con un solo film.
Memento è la pellicola che nel 2000 ha reso noto il regista alle masse; uno di quei film che divengono cult dopo essere passati dalle sale cinematografiche, proprio perché costringono gli spettatori a successive visioni e passaparola per comprendere meglio la filosofia di una trama intricatissima ma affascinante. Questo film gli consente l’ingresso nelle grandi major, che dopo avergli affidato un solo film da semplice regista (Insomnia del 2002) gli permettono il lusso di realizzare un’escalation di pellicole scritte, prodotte e dirette da lui stesso (coadiuvato dal fratello Jonathan Nolan alle sceneggiature e dalla consorte Emma Thomas alla produzione).
In poco tempo è diventato un factotum della cinematografia capace di girare un film sempre superiore al precedente, in termini di qualità ma anche di aspettative. E’ ormai proverbiale la sua riservatezza riguardo le trame dei film in fase di pre-produzione, il chè rende ogni volta più trepidante l’attesa dei fans (e non solo) i quali rimangono puntualmente soddisfatti, se non entusiasti, alla proiezione nelle sale.
Ci troviamo ora nelle medesima situazione. L’imminente Interstellar, in uscita a novembre 2014 nelle sale italiane, ha già riscosso parecchia curiosità con i suoi teaser trailer divulgati in rete e nei cinema. Con le premesse che il regista londinese ha saputo creare finora, c’è da stare certi che sarà l’ennesimo viaggio in un mondo psico-fisico spettacolare e affascinante.
Christopher Nolan BATMAN
Alfonso Cuaron GRAVITY
Darren Aronofsky NOAH