Non si placano le polemiche in merito al compleanno di Lulù Selassie definito d’alcuni presenti una festa “flop”. Il portale Pipol Gossip ha condiviso alcune immagini dell’atteso party rivelando che l’evento non ha avuto l’eco mediatico atteso. Sembra infatti che molti invitati vip non abbiano preso parte alla festa, dando buca alla popolare principessa.
Lulù Selassiè reduce dal successo dell’ultima dizione del GFVIP6 dove ha partecipato insieme alle sorelle, avrebbe rimandato la festa del suo compleanno proprio perchè alcuni ex inquilini della casa non potevano presenziare il 9 Giugno. Il party si è tenuto lo scorso 22 Giugno in un prestigioso hotel di Napoli che ha offerto alle tre sister servizi e soggiorno. Purtroppo la festa non si è rivelata secondo le attese e la stessa struttura ha mostrato un certo imbarazzo.
Clarissa Selassié è intervenuta a difesa della sorella e ha spiegato a Fanpage che il party è stato rimandato solo perché lei recentemente ha subito un intervento al seno e non per giustificare l’assenza d’alcuni invitati: “Mi sono operata da poco al seno e non me la sentivo di fare questa trasferta di un paio di giorni a Napoli. Non avevo superato il traguardo di un mese, avevo ancora i punti. Inoltre, Lulù aveva commissionato un abito che non era pronto.“
Clarissa Selassié: “Non volevamo fare una festa in grande“
Clarissa Selassiè ha anche smentito le dichiarazioni di Pipol Gossip che ha sostenuto che al party dovevano partecipare circa 50 invitati e non ci sono stati. L’ex gieffina ha chiarito che non era intenzioni di Lulù fare un mega party, voleva solo festeggiare con pochi amici e gli affetti più cari:
“Non avevamo intenzione di fare una festa in grande, anche perché Lulù non ne aveva voglia.” Ha poi chiarito come mai mancavano molti degli ex gieffini: “Avevamo invitato Gianmaria Antinolfi, che non è potuto venire perché aveva un evento, a cui ha dovuto presenziare per lavoro. Alex Belli e Delia Duran, che avevano un impegno. Giucas Casella non è potuto venire perché anche lui aveva un lavoro da fare. Ainett Stephens doveva lavorare a Roma“.