Consumi energetici, l’UE fissa gli obiettivi per la riduzione

Da tempo l'Unione Europea sta delineando un percorso per un futuro più sostenibile anche dal punto di vista energetico, e da pochi mesi è entrata in vigore una direttiva dedicata proprio alle indicazioni sulla prestazione e la efficienza energetica degli edifici, indirizzata allo sviluppo di un sistema energetico sostenibile, competitivo, sicuro e decarbonizzato.

Il 36 per cento di CO2 prodotto dagli immobili.

Secondo gli studi della Ue, infatti, più di un terzo delle emissioni di anidride carbonica nei Paesi appartenenti, per la precisione il 36 per cento, deriva proprio dal patrimonio immobiliare, e l’Italia in questo senso è uno degli esempi “peggiori”: la maggior parte dei nostri edifici nazionali, infatti, è di vecchio tipo e categorizzato come livello di “inquinamento” più alto in assoluto.

Ridurre i consumi e le spese.

In questo scenario, e in attesa di interventi più generali e complessi da parte delle istituzioni, iniziare concretamente a “fare qualcosa” è ormai possibile anche per le persone comuni: la tecnologia rappresenta infatti un importante alleato per le famiglie intenzionate a ridurre i consumi, sia in ottica di benessere generale che dal punto di vista (forse più egoistico, di sicuro concreto) del risparmio economico, un tema particolarmente caldo visto che da questo mese i costi dell’energia in Italia sono saliti ancora del 7,6 per cento.

I nuovi sviluppi della tecnologia. Uno strumento utile, soprattutto in vista dell’inverno, è il cronotermostato: si tratta di un dispositivo che consente di tenere sotto controllo la temperatura ottimale delle stanze della casa, limitando il consumo elettrico e gestendo in maniera efficace i costi e le emissioni. Inoltre i modelli più recenti, in vendita anche sui siti specializzati come Emmebistore, abbinano alle funzioni del cronotermostato anche i vantaggi della tecnologia, perché si integrano alla rete wifi domestica e sono pertanto azionabili anche a distanza attraverso smartphone e altri device.

Ottimizzazione di temperatura e riscaldamento.

In termini pratici, utilizzare un macchinario di questo tipo consente di ottenere dei riscontri immediati; il primo è ovviamente la facilità di gestione dell’impianto di riscaldamento, ma gli altri sono ancora più importanti. La parola chiave è “ottimizzazione”, sia della temperatura che del fabbisogno energetico: ad esempio, utilizzando le funzioni di programmazione è possibile controllare e regolare tutti gli apparecchi di riscaldamento e raffreddamento presenti in casa, impostando anche modalità di accensione e spegnimento differenziate e regolate sulle singole stanze o sulle fasce temporali, per utilizzare il riscaldamento solo quando serve effettivamente e quando c’è qualcuno presente in casa.

Consigli pratici per limitare gli sprechi.

È chiaro che l’utilizzo di questi strumenti è solo una parte del processo di ricerca del risparmio energetico in casa, che passa anche da una gestione consapevole dei dispositivi installati: ad esempio, è bene non esagerare e basarsi sulle reali necessità per quanto riguarda la regolazione della temperatura. Banalmente, è inutile e dannoso riscaldare una stanza che non viene mai utilizzata. Ma anche un’azione apparentemente semplice come impostare la temperatura sui 20 gradi evita le dispersioni di calore e permette di risparmiare circa il 15 per cento su gas e riscaldamento, una quota non certo trascurabile in ottica di riduzione delle bollette (e non solo).