Contanti: dal 1 Luglio cambia tutto, cosa è previsto e cosa no

A partire dal 1 luglio il limite massimo dei contanti è di 2 mila euro, chi non rispetta la norma andrà incontro a sanzioni e multe salate

I contanti avranno una soglia massima a partire da Luglio. Essa viene ridotta a 1.999,99 euro per combattere l’evasione fiscale. Non è il primo limite dei contanti già in passato si era verificato con il governo di Giulio Andreotti nel 1991 che vietava il trasferimento dei contanti superiore ai 20 milioni. Mentre con il passaggio dalla lira all’euro il limite era stato fissato a 10.329 e successivamente con il governo Berlusconi nel 2002 si è alzata la soglia a 12.500 euro.

Contanti fino a un massimo di 2 mila euro

La legge di Bilancio 2020 abbassa ancora la soglia massima dei contanti questo perchè si vuole favorire il pagamento elettronico e limitare i contanti il più possibile. Dal 1 luglio la soglia sarà di 2 mila euro mentre da gennaio prossimo scenderà ancora a 999,99 euro. L’obiettivo è incentivare la tracciabilità dei pagamenti contrastando i furbetti. Qualunque altra transazione oltre i 2 mila euro dovrà avvenire tramite carte bancomat, carte di debito, assegni bancarie circolari e bonifico.

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Per quanto riguarda i professionisti e studi associati la restrizione risale già a giugno 2014 con l’obbligo dei clienti di utilizzare le carte di credito o il POS che consentono di pagare con la moneta elettronica. Inoltre ai professionisti con rincari inferiori ai 400 mila euro è riconosciuto un credito d’imposta del 30% sulle commissioni. Va ricordato che non è prevista per il momento alcuna sanzione se il negoziante non garantisce al lavoratore il pagamento con strumenti tracciabili.

In banca comunque si può prelevare in contanti per conto proprio in questo caso non c’è nessun limite. Però bisogna fare attenzione ai movimenti con più di 10 mila euro. Le banche devono comunicare all’UIF della Banca d’Italia chi fa più volte questo tipo di operazione e se è ripetuta di mese in mese.

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Quindi nella legge di bilancio 2020 l’alternativa ai contanti sono bancomat o carte di debito, carte di credito, prepagate, assegni bancari e circolari e altri sistemi di pagamento tracciabile come il bonifico. Inoltre dallo scorso luglio è vietato il pagamento dello stipendio in cash per chi ha un contratto di lavoro subordinato, un contratto di collaborazione o chi lavora in una cooperativa dovrà essere pagato esclusivamente attraverso procedura tracciabile.

Sanzioni e multe

Le sanzioni sono salate. Sono previste multe che vanno dai 2 mila ai 50 mila euro e da 3 mila ai 15 mila per i professionisti che non segnalano. La massima sanzione è di 50 mila euro. Le multe, così come i limiti, non riguardano però i prelievi o i versamenti sul proprio conto, in quanto non si tratta di un trasferimento di denaro tra soggetti diversi.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura