Coronavirus, Lagarde fa un passo indietro e ci ripensa: “Emergenza senza precedenti”

Lagarde, dopo l'ultima gaffe fatta a livello europeo, sembra aver cambiato idea e adesso parla di "choc economico" a livello europeo. Inoltre, annuncia il nuovo Programma che la Bce andrà a varare a supporto dei paesi dell'Eurozona.

Quelle di Christine Lagarde non sono state parole prese molto bene, soprattutto dall’Italia, creando maggiore sfiducia nei mercati finanziari. Adesso, la presidente della BCE sembra aver cambiato rotta e appare molto più allarmata e realistica.

Le sue ultime dichiarazioni, infatti, suonano diversamente ed esprimono seria preoccupazione per l’attività economica di tutta l’Euro-Zone. Quello del Coronavirus l’ha definito uno “choc economico estremo che richiede una reazione ambiziosa, coordinata ed urgente”.

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L’effetto Lagarde ha causato l’adozione di un Quantitative Easing pari a 750 miliardi di euro

Quando la Presidente della Banca Centrale Europea aveva dichiarato che non era affare dell’Istituto contenere lo spread, i mercati finanziari hanno subito un collasso maggiore rispetto a quello già fortemente instabile causato dall’emergenza Coronavirus.

L’Unione Europea è dovuta quindi correre ai ripari, adottando un nuovo quantitative easing da 750 miliardi contro l’emergenza.

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Riguarda tutti i paesi e tutti i settori della società. Tutti devono ridimensionare le proprie attività quotidiane, e dunque la propria spesa, per tutta la durata delle misure di contenimento. In sostanza, per un periodo transitorio, un’ampia parte dell’economia si spegne.” Sono queste le nuove parole di Lagarde che hanno un sapore diverso rispetto alla “gaffe” fatta l’ultima volta.

Emergenza Coronavirus, le misure adottate dalla Bce

Riconosciuta l’emergenza economica e sanitaria a causa del Coronavirus, Lagarde comunica che la Bce mercoledì varerà un nuovo Programma di acquisto per l’emergenza pandemica con una dotazione finanziaria complessiva di 750 miliardi di euro sino alla fine dell’anno, oltre ai 120 miliardi di euro già previsti il 12 marzo.

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Tale iniziativa di urgenza e necessità andrà a fronteggiare l’emergenza causata dal Covid-19 con tre pilastri: innanzitutto, ha il vantaggio di essere esogeno e, quindi, non è connesso alle variabili economiche fondamentali e riguarda tutti i paesi dell’area dell’euro; si interverrà su tutta la curva dei rendimenti, evitando frammentazione finanziaria e distorsioni del prezzo del credito; le incertezze causate dalla situazione saranno gestite nel miglior modo possibile.