Il famoso Gruppo di Credito Bancario Valtellinese (Creval), banca popolare fino al 2016, poi trasformata in societa’ quotata per azioni, cambia le proprie “generalità” e finalità operative.
Creval e l’ascesa transalpina Denis Dumont
Il gruppo bancario con storica sede a Sondrio, dopo anni di particolari incertezze e oscillazioni interne di capitale, sembra aver trovato una nuova identità. Con l’assemblea dei soci tenutasi nel mese di Ottobre, che ha dato origine al nuovo Consiglio di amministrazione (Cda), Creval si pone nuovi obiettivi e sfide nel mercato finanziario e bancario. La lista di maggioranza, guidata dal franco-transalpino Denis Dumont, raggiunge più della metà dei consensi, consentendo una “signorile” defila, del gruppo di gestori, guidata dalla figura storica di M. Fiordi.
Obiettivi prefissati dalla nuova Dirigenza
Non solo credito, l’obiettivo che si prefigge la nuova proprietà, con un supporto non poco rilevante, nelle votazioni dell’assemblea di Ottobre, da parte di Crèdit Agricole (terza banca in francia per capitalizzazione), è votato all’implementazione sul territorio di nuove filiali, attualmente distribuite nel nord Italia e Sicilia, al fine di rendere capillare, quello che attualmente risulta essere il dodicesimo gruppo bancario italiano.
Intenti positivi anche nel ramo assicurativo, ove molti gruppi bancari italiani (Intesa Sanpaolo, Unicredit) già sono in aperto “conflitto” a colpi di polizze volte alle più poliedriche esigenze del cliente.
La sfida, in un panorama internazionale e prossimo dall’esito incerto, sia per le condizioni macroeconomiche attuali, definite nell’Eurozona e per la concorrenza del settore particolarmente “attiva”, sicuramente renderà arduo il programma ambizioso di Creval.
Importanti perdite per Dumont
Agli inizi del 2018 Creval ha subito una perdita netta di 12,5 milioni di euro contro l’utile di 3,5 milioni del 2016. Controllata dal magnate francese Denis Dumont proprietario della società che controlla Anima SGR ed azionista del 5,2%. Nel 2017 gli asset da 66,3 milioni del 2016 sono diminuiti a46,3 milioni nel 2018.