Sono stati pubblicati oggi i risultati dell’attività condotta nel 2022 dalla polizia postale italiana nella lotta contro la criminalità “in rete”.
Anzitutto, il rapporto mostra un calo nella circolazione di materiale pedopornografico, nonostante il numero di persone individuate e deferite alle Autorità sia incrementato. Nello specifico, il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia on line (C.N.O.P.C.) ha individuato 4.542 casi, di cui 1.463 soggetti sono risultati indagati e di questi 149 sono stati arrestati.
La fascia maggiormente coinvolta nell’attività di adescamento è quella dei ragazzi tra 10 e 13 anni. L’attività di prevenzione della polizia si è svolta anche nelle scuole, dove gli agenti hanno raccontato ai più giovani quali sono i pericoli della rete. Inoltre, le autorità hanno visionato 25.696 siti contenenti presunto materiale pedopornografico e sono stati oscurati 2.622.
Secondo quanto riportato dal C.N.O.P.C., i social network e videogiochi online sono le piattaforme più a rischio per l’adescamento vero e proprio, soprattutto nei bambini minori di 9 anni.
Ma non solo si parla di pedopornografia, perché moltissimi sono i rischi ed i danni compiuti da hacker e tecnici cibernetici. Ad esempio, in un anno si sono registrati 13 mila attacchi a istituzioni, infrastrutture, aziende e privati, con un incremento del 78% rispetto al 2021.
Ancora non si conoscono i dati relativi alle truffe perpetrate ai danni degli investitori in rete. Difficile capire qual è l’importo sottratto con ogni tipo di stratagemma. La Banca d’Italia lamenta il raddoppio degli utenti che si sono rivolti all’arbitro bancario finanziario perché vittime di Cyber criminosità. L’ultima banda di cyber criminali sgominata dal comando provinciale di Pisa a dicembre 2022 aveva truffato 15 milioni di euro a investitori di diversi paesi europei.