Def: i migranti migliorano i conti pubblici

La riduzione dei flussi migratori in Italia potrebbe avere un impatto negativo sulla nostra economia fino a 30 punti percentuali.

Nel Def (Documento di economia e finanza) varato dal governo si legge che la riduzione o l’aumento dei flussi migratori in Italia potrebbero avere un impatto sulla nostra economia fino a 30 punti percentuali.

Def: perché i migranti incidono sull’economia dell’Italia?

Nel Def il governo Meloni ha specificato come il conto del welfare italiano non possa prescindere dall’apporto della manodopera degli immigrati. Nel Documento di economia e finanza si legge che la riduzione o l’aumento dei flussi migratori in Italia potrebbero avere un impatto sulla nostra economia pari a 30 punti percentuali. In concreto, se la popolazione di origine straniera aumentasse del 33% farebbe calare il debito pubblico italiano di 30 punti. Venendo meno i migranti, verrebbe meno la manodopera necessaria a sostenere lo sviluppo economico e aumenterebbe la domanda di prestazioni assistenziali e sanitarie. Tra le variabili demografica che potrebbero cambiare in peggio o in meglio i conti pubblici ci sono anche le aspettative di vita e la fertilità.

- Advertisement -

Le dichiarazioni della Meloni

Ospite alla fiera di Milano a Rho, la Meloni ha parlato delle questioni economiche che stanno a cuore a governo e italiani. “Abbiamo un problema di tenuta del nostro sistema economico e sociale dato dal fatto che per troppi anni non abbiamo investito sulla natalità e sulla demografia. […] I nostri dati cambierebbero molto […] lavorando sulla demografia e quindi sull’incentivazione della possibilità da parte delle famiglie di mettere al mondo dei figli”.