Dieta Scarsdale, ecco di cosa si tratta. Ma funziona davvero?

Un protocollo alimentare americano, che promette di far perdere fino 0.5 kg al giorno. Vediamo come funziona la dieta Scarsdale

La dieta “Scarsdale” nasce in America un paio di decenni fa ed è a tutt’oggi, molto praticata sia in Europa che negli U.S.A. Autoproclamatasi come “dieta miracolosa“, il suo inventore Herman Tarnower, prometteva una perdita di quasi 500g al giorno per chi la seguiva fedelmente.

Su quali regole si basa la dieta Scarsdale?

Rientra ampiamente nel filone delle diete “low carb”, infatti prevede una bassissima assunzione di glucidi. Basso anche l’apporto lipidico previsto da questa dieta e alto invece quello proteico.

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Differisce da altri regimi a bassi o zero carboidrati per via del fatto che la Scarsdale prevede un enorme consumo di vegetali e non si preoccupa troppo dello stato di chetosi.

Come funziona la dieta scarsdale?

La dieta va seguita per 14 giorni, ed è regolata dalle seguenti percentuali  di 20% di grassi, 35% di carboidrati, 45% di proteine.

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Terminate le due settimane si può proseguire con una dieta di mantenimento, basterà aumentare i carboidrati e i grassi. Inoltre se si recupera qualche kg si può seguire la scarsdale per un’ulteriore settimana.

alimenti vietati come:

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  • Cereali e farine
  • Patate
  • Salumi e carni grasse
  • Zuccheri (e anche il miele)
  • Succhi di frutta
  • Burro e condimenti
  • Formaggi stagionati
  • Latte e latticini grassi

Esempio dieta settimanale

Lunedì

Colazione: Mezzo pompelmo + 1 tazza di caffè senza zucchero + una fetta di toast integrale

Pranzo: 1 piatto di carne magra arrostita senza grasso e senza condimenti + verdure a scelta al vapore o bollite

Cena: 1 piatto di pesce bianco con insalata di pomodorini senza condimenti + 1 frutto o agrumi a scelta

Martedì

Colazione: Mezzo pompelmo + 1 tazza di caffè senza zucchero + una fetta di toast integrale

Pranzo: Macedonia di frutta abbondante + 1 tazza di tè verde + 1 tazza di tè

Cena: 1 piatto di carne bianca magra + contorno di verdure a scelta arrostite senza condimenti

Mercoledì

Colazione: Mezzo pompelmo + 1 tazza di caffè senza zucchero + una fetta di toast integrale

Pranzo: 1 piatto di pesce bianco al vapore con contorno di verdure a scelta senza condimenti + 1 tazza di caffè

Cena: 1 hamburger magro/vegano o vegerariano + insalata

Giovedì

Colazione: Mezzo pompelmo + 1 tazza di caffè senza zucchero + una fetta di toast integrale

Pranzo: Frittata o due uova cotte come si preferisce + contorno di verdure a scelta senza condimenti

Cena: 1 piatto di pesce magro bianco o crostaci senza condimenti + contorno di verdure cotte a piacere senza condimenti

Venerdì

Colazione: Mezzo pompelmo + 1 tazza di caffè senza zucchero + una fetta di toast integrale

Pranzo: formaggio magro senza grassi con contorno di verdure a piacere senza condimenti + 1 tazza di tè

Cena: Pollo arrostito senza pelle né condimenti + contorno di verdure a scelta senza condimenti

Sabato

Colazione: Mezzo pompelmo + 1 tazza di caffè senza zucchero + una fetta di toast integrale

Pranzo: Macedonia di frutta a scelta fresca oppure frutta secca con 1 tazza di tè o caffè senza zucchero

Cena: Tacchino (anche fesa di tacchino) con contorno di verdura a scelta senza condimenti

Domenica

Colazione: Mezzo pompelmo + 1 tazza di caffè senza zucchero + una fetta di toast integrale

Pranzo: Carne bianca (pollo, tacchino o agnello) con contorno di verdura a piacere senza condimenti + 1 frutto

Cena: Carne rossa senza grassi + insalata

La dieta Scarsdale funziona?

Si funziona! Funziona perchè la restrizione calorica è molto forte, ma proprio per questo motivo ha anche un rovescio della medaglia. Spessissimo chi dimagrisce sfruttando diete molto estreme, tende a riprendere nel tempo il peso perso per colpa del famoso effetto “yoyo”.

L’effetto yoyo è tipico di chi, uscito da un regime alimentare molto ipocalorico, tende ad esagerare per compensare il periodo appena concluso. Capita spessissimo infatti dopo le preparazioni atletiche e dopo i periodi di gara, ed è legato più che ad una reale “fame” ad una sorta di ossessione psicologica verso il cibo, dovuta alle privazioni precedenti.

A mia modesta opinione, non conviene mai affidarsi a diete troppo restrittive, anche se i primi risultati sono sempre molto soddisfacenti. Meglio un percorso leggermente più lungo, meno ripido, ma sostenibile nel tempo.