Dimagrire col curry: le proprietà terapeutiche della spezia

Proprietà e benefici del curry, spezia molto utilizzata soprattutto in India

Il curry è un misto di spezie utilizzato in Oriente esattamente in India fin dall’antichità. Questa miscela di spezie contiene  il cumino, il coriandolo, il peperoncino, il cardamomo, la cannella, la curcuma, il fieno greco, i chiodi di garofano, il pepe nero e lo zenzero.

Curry e le calorie

Il curry possiede molte vitamine tra cui contiene Vitamina A, B, D, E, K e molti sali minerali ottimi per una corretta alimentazione ferromagnesio, calciomanganesepotassio, sodio, seleniofosfororame e zinco. Oltre ad avere un buon valore terapeutico ha un alto potere calorico ad esempio 100 grammi di curry contengono 325 calorie ovvero 60% di carboidrati ma non fa ingrassare.

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Il quantitativo è molto modesto, il curry viene utilizzato nelle diete ipocaloriche perchè grazie anche all’azione del peperoncino e dello zenzero aiuta a ridurre l’assorbimento del colesterolo e allo stesso tempo alza la temperatura corporea in modo da favorire il consumo delle calorie.

Curry: nutre senza far ingrassare

La cannella rallenta la sensazione di fame e si utilizza al posto del sale. Quindi la miscela di curry trova impiego nelle diete alimentari ipocaloriche proprio per la sua capacità di nutrire senza far ingrassare e grazie alle sue proprietà benefiche favorisce anche l’eliminazione delle tossine ripulendo il corpo dal colesterolo.

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L’assunzione di curry due volte alla settimana protegge sia il cuore che il cervello oltre a svolgere un’azione antinfiammatoria. Il curry sazia velocemente e contrasta la fame nervosa, garantendo un giusto apporto calorico con una percentuale bassa di grassi. Quindi vale la pena di provarlo in modo da rendere i piatti con un sapore più deciso e intenso.

Curry: controindicazioni

Questa miscela di spezie può essere troppo forte per i soggetti che hanno alcuni problemi di salute, pertanto è sconsigliato. Il peperoncino può essere irritante in particolare dell’apparato urinario. Le persone che sono soggette alla formazione di calcoli biliari devono evitare l’uso della cucuma perchè questa ha proprietà stimolanti le secrezioni degli acidi biliari e quindi aggreverebbe questo disturbo.

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Anche durante l’allattamento è sconsigliato perchè l’apparato digestivo dei bambini potrebbe non essere pronto a tali sapori cosi forti.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura