Il nuovo Dl lavoro opererà con maggiore flessibilità nell’ambito dei contratti a tempo determinato, quelli con durata tra i 12 e i 24 mesi, comprese proroghe e rinnovi.
Dl lavoro: quali sono le novità sui contratti a termine?
Nel Dl lavoro approvato durante il Consiglio dei Ministri del 1° maggio, il governo di Giorgia Meloni ha introdotto nuove regole nell’ambito dei contratti a tempo. L’obiettivo è giungere a una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei contratti a tempo determinato, quelli che hanno durata tra i 12 e i 24 mesi, comprese proroghe e rinnovi. I rapporti di lavoro a termine, fino a 12 mesi, continueranno a non aver bisogno della richiesta di motivi per cui si fa ricorso a questa tipologia di contratto. Per i contratti da 24 mesi c’è la necessità di indicare le causali, altrimenti scatta l’assunzione a tempo indeterminato.
La mossa del governo contro gli abusi
Grazie all’introduzione del nuovo provvedimento, i contratti potranno superare la durata di 12 mesi ma non di 24 mesi, e questo vale sia a livello nazionale che aziendale. Il governo Meloni vuol così consentire un uso più flessibile dei contratti a termine, mantenendo fermo il rispetto della direttiva europea sulla prevenzione degli abusi.