Da circa 40 anni Fabio Fazio milita in Rai. I suoi esordi risalgono agli anni Ottanta nel programma Pronto, Raffaella? Fazio ha innovato la rete di stato, è stato autore e artefici di format che hanno fatto ascolti inattesi, ha anche condotto più edizioni del Festival di Sanremo firmandone il successo. Da più di 20 anni è alla guida di Che tempo che fa, programma che il pubblico ha sempre apprezzato.
Oggi il conduttore è prossimo a lasciare la sua casa professionale, è ad un passo dalla firma con il canale Nove dove probabilmente porterà con se tutta la squadra di Che tempo che fa. A quanto pare il cambio di rotta di Fazio è legato ad un mancato accordo con i vertici di rete. I rumors sostengono che la maggioranza del governo Meloni ha ridisegnato i vertici Rai e questo ha portato ad alcuni radicali cambiamenti.
Del resto Fazio non ha mai nascosto la sua predisposizione a sinistra il che è deducibile che il conduttore non è riuscito a salvaguardare il suo format. La Stampa sostiene che ormai Fazio ha deciso e che manca solo la firma al nuovo accordo: “Il giornalista fa questo passo con il cuore gonfio a prescindere dalla sfida interessante che lo aspetta e dove lo attende un soddisfatto Maurizio Crozza”.
L’addio di Fazio alla Rai: non è solo una questione economica
Fabio Fazio lascerà la Rai è questo è sicuramente il primo cambiamento eclatante che la nuova dirigenza della rete di stato ha apportato. Secondo quanto riferisce il noto quotidiano l’addio di Fazio non sarebbe legato a questioni economiche, anzi al conduttore è stata fatta una proposta congruente. Il giornalista, che ha sempre ottenuto ottimi ascolti, sarebbe stato vittima di una serie di incongruenze.
Dal mancato rinnovo non firmato da Carlo Fuortes prima delle sue dimissioni ai non contatti con il conduttore: “Detto questo nessuno della nuova gerenza che però ancora non si è ufficialmente insediata, si è fatto vivo almeno per fermare trattative in corso. E nessuno muoverà un dito dicono coloro che in Rai sono vicini a Fazio”. La situazione di stallo ha creato le reali condizioni che hanno determinato l’addio del conduttore.