Negli ultimi giorni, gli utenti che hanno utilizzato FaceApp per provare il filtro dell’invecchiamento sono stati tantissimi. Però, alcune voci su una presunta violazione della privacy hanno messo in allarme la maggior parte degli utenti.
Le preoccupazioni degli utenti
FaceApp è stata creata da una startup russa e deve il suo enorme successo al filtro di invecchiamento. Infatti, basta caricare una propria foto e l’appicazione ci mostrerà quale sarà il nostro aspetto tra 40 anni.
E le maggiori preoccupazioni, sono appunto state destate dal fatto che le nostre foto vengano caricate in un apposito cloud. In quanto, le immagini che si desidera modificare non vengono processate in locale, ovvero all’interno dell’App.
Fin qui sembrerebbe non esserci nulla di strano, peccato però che sul cloud non vegano caricate solo le foto selezionate. Infatti, sembra proprio che ci finiscano anche tutte le altre immagini presenti nelle galleria dello smartphone.
FaceApp: I chiarimenti degli sviluppatori
Giustamente, gli utenti hanno iniziato a temere per la loro privacy. Così gli sviluppatori hanno deciso di fare chiarezza, sperando in questo modo di dissipare tutti i timori.
Quindi, l’azienda ci ha tenuto a specificare che sul cloud viene caricata solo ed esclusivamente la foto scelta dall’utente. Infatti, diversamente si avrebbe un traffico di dati molto elevato che andrebbe ad incidere sulle performance dell’App.
Inoltre, anche se è vero che le foto e i dati vengono salvati sul server non sono comunque trasferiti in Russia, perché come cloud vengono usati Google e AWS. Anzi, dopo 48 ore la maggior parte delle immagini raccolte vengono cancellate.
Tra l’altro, tutti gli utenti preoccupati per la propria privacy volendo possono richiedere a FaceApp la rimozione dei dati personali.
Infine, gli sviluppatori hanno anche tenuto a chiarire che l’applicazione non condivide e tanto meno vende le informazioni dei suoi utenti a terzi.
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