Secondo un recentissimo studio su determinate specie di pesci condotto dai ricercatori del L.i.U, alcune medicine per gli umani renderebbero i pesci più audaci. Questo accade perché molte volte i medicinali finiscono in mare o nei fiumi.
Gli scienziati hanno preso in esame se la serotonina e la dopamina possano essere significative per il comportamento e la personalità di alcuni pesci. Le specie prese in considerazione sono state quelle comuni nell’emisfero settentrionale.
Precedenti studi hanno già dimostrato che il comportamento alimentare dei pesci è influenzato dai farmaci antidepressivi che ogni anno vengono a contatto con le acque del Mare. I ricercatori hanno condotto degli studi anche sui grilli che hanno dimostrato come l’insetto tende a diventare meno attivo e meno aggressivo quando i livelli di seratonina sono alterati dal farmaco (fluoxetina).
Dettagli dello studio
Nello studio in esame i ricercatori hanno versato in alcuni acquari la fluoxetina idonea ad aumentare il livello di seratonina. Il trattamento è durato per ben 18 giorni, durante questo lasso di tempo i ricercatori hanno analizzato ogni tipo di comportamento dei pesci.
All’esito dell’esperimento gli esperti hanno testato l’audacia e il comportamento dei pesci una volta trasferiti in nuovi ambienti. Una volta immersi nei nuovi acquari i ricercatori hanno inserito uno specchio per testare l’aggressività o la socievolezza verso l’immagine dello specchio. I risultati sono stati molto chiari, i pesci si sono comportati in modo più audace quando il sistema serotoninico era sotto l’influenza del farmaco.
Molto semplicemente lo studio ha dimostrato come la dispersione nell’ambiente di farmaci o di sostanze stupefacenti possa influire sul comportamento dei Pesci. Ovviamente l’inquinamento con tali sostanze è sicuramente molto lesivo nei confronti di tutti gli animali. Lo studio è stato pubblicato su the Journal of experimental Biology ed è stato molto apprezzato dalla comunità scientifica.
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