Follia Juve, rimonta nel finale e si fa beffare da Bulut.

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La Juventus di questo inizio stagione, nonostante i risultati tutto sommato confortanti, sembra soffrire di un mal sottile e pur giocando spesso per 90 minuti nella metà campo avversaria riesce quasi in ogni occasione a complicarsi la vita, e non sempre riesce a venirne fuori nel migliore dei modi.

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Contro il Galatasaray, Conte mette in campo la formazione migliore con la coppia Vucinic Tevez davanti nonostante gli acciacchi. Mancini invece modifica già dopo due giorni dal suo arrivo sulla panchina dei turchi il 442 di Terim passando ad un 4231 con Bruma Sneijder e Riera a supporto di Drogba. Il canovaccio è quello delle ultime uscite dei bianconeri, Juventus che gestisce il possesso e avversari molto chiusi, ma pronti a ripartire. Gli uomini di Conte non riescono a sfondare e il primo episodio della partita risulta essere un doppio cambio, al 26′ Vucinic e Kaya si allacciano per rincorrere una palla profonda restando entrambi a terra doloranti, al loro posto Quagliarella e Zan. Il primo gol, come spesso accade nelle ultime uscite, nasce da una disattenzione del reparto arretrato bianconero, è il 36′ e Bonucci nel tentativo di servire con un retropassaggio Buffon manda in porta Drogba che dopo aver saltato il numero uno della nazionale deposita nella porta sguarnita l’1-0.

La reazione della Juventus arriva nel secondo tempo, i bianconeri spingono ma non riescono mai a trovare il ritmo necessario per sfondare la retroguardia dei turchi, sempre più arroccati. La partita, bruttina, scivola via senza grosse occasione ne da una parte ne dell’altra. Conte a questo punto decide di prendersi un rischio e al 68′ inserisce Llorente al posto di Bonucci passando così al 433. La Juventus ne guadagna in intraprendenza e l’ex Athletic ha subito un’occasione su cross dalla sinistra di Asamoah, palla di poco alta sopra la traversa della porta difesa da Muslera. Con il nuovo modulo la spinta bianconera si intensifica e complice anche un leggero calo del Galatasaray arriva il pareggio. Bruma stende ingenuamente Quaglierella all’interno dell’area permettendo a Vidal di trasformare il rigore che riporta in parità il match, 1-1 a 14′ dalla fine.

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La Juventus a questo punto fiuta l’impresa e per un momento sembra anche riuscire a portare a casa i 3 punti in una parta complicata e non giocata su livelli di eccellenza. Il 2-1 arriva al 87′ con Quagliarella, bravo a correggere di testa a centro area una pennellata di Pirlo. Juventus Stadium in delirio, ma solo per un attimo perchè arriva appena un minuto dopo la doccia fredda. Il Galatasaray mette la palla al centro per riaprire le ostilità e Isla, subentrato tra primo e secondo tempo a Lichtsteiner, sbaglia completamente il piazzamento probabilmente scordandosi del passaggio dalla linea difensiva da tre a quattro uomini, palla lunga su Drogba che batte Chiellini nello stacco e in un inspiegabile 4 contro 3 a squadre schierate manda in porta Bulut per il 2-2 finale.

La Juventus, come spesso accaduto in questa stagione, sembra non riuscire per il momento a ritrovare quei valori di attenzione, applicazione e intensità che gli avevano consentito di vincere in Italia e ben figurare in Europa negli ultimi anni. Le gaffe della difesa stanno diventando un problema cronico e alla squadra manca la ferocia che fino ad ora aveva distinto la squadra di Conte, necessaria per recuperare e mantenere il risultato. Sarà compito dell’allenatore lavorare sulle gambe e sulla testa dei giocatore per riportare in campo la corsa e l’intensità del recente passato, compito imprescindibile considerando che dopo il passo falso di Copenaghen e il pareggio di sta sera sarà fondamentale fare risultato almeno in casa contro il Real.