Frutta esotica nella stagione fredda: scelta, proprietà e preparazione

Assaporare, conoscere e portare a tavola la frutta esotica, non solo d'estate ma anche d'inverno. Gioca il contrapposto freddo stagionale e clima caldo di provenienza, colori diversi e sapori che per molti sono una scoperta.

La frutta esotica può essere acquistata anche in autunno e d’inverno. Accanto ai prodotti di stagione potete deliziare vista e palati con alimenti che provengono da molto lontano. Dovete sapere che dall’Asia, dall’Africa e dall’America Latina abbiamo importato e imparato a coltivare molti frutti.

Certo, necessitano spesso di campi e un lavoro agricolo dedicato, inoltre il loro acquisto e consumo è al centro di molti dibattiti sociali e ambientali importanti. Se è vero che incentivare l’acquisto interno su frutta e verdura offre vantaggi in termini di sostenibilità e inquinamento, dall’altra impariamo a conoscere culture e società lontane proprio dal cibo. Riusciamo ad assaggiare qui in Italia cibo esportato prima di un viaggio nelle terre di origine, che può essere costoso e difficile da organizzare.

In fondo, tutti i giorni esportiamo tantissimi prodotti mediterranei all’estero mentre entra frutta esotica richiesta da chef e ristoratori, da famiglie italiane e straniere accanto agli ingredienti della cucina più tradizionale. Fa parte di un processo economico di integrazione, scambio commerciale e culturale che esiste da molto tempo.

Frutta esotica d’inverno: cosa possiamo acquistare tra supermercati e negozi specializzati?

Piatto della Thailandia a base di verdure, carne e papaya. Credit Photo Pixabay
  • Ananas. Deriva dal Sud America: Brasile e Paraguay. Oggi viene coltivata in tutto il mondo. E’ il frutto esotico più conosciuto e venduto in Italia. Si può servire come dessert tagliata a listarelle nella buccia, usarla per crostate, dolci e macedonie. È un disintossicante depurativo, facilita la digestione ed è un dessert naturale esotico molto apprezzato nei ristoranti.
  • Avocado. Oggi è coltivato anche in Sicilia ma deriva da Messico e Guatemala. Ha una polpa dolce che si presta bene anche a preparazioni salate. La sua consistenza morbida la rende adatta anche a creme e dolci morbidi. È ricco di calcio e potassio, riesce a rinforzare i capelli secchi e sfibrati.
  • Banane e platano. Sono due frutti diversi ma dallo stesso sapore e anche proprietà. Le banane fanno bene a sportivi e anche bambini. Il frutto è asiatico ma è coltivato in tutto il mondo, in Calabria e Sicilia. Il Platano è una banana di piccole dimensioni, molto concentrato nel sapore e anche più calorico. È ricco di vitamine del gruppo B e di potassio, è utilizzato per produrre anche la birra.
  • Mango. Di origine indiana è considerato un frutto sacro nella sua terra di origine. Sempre Calabria e Sicilia sono le regioni più idonee alla sua coltivazione. Il sapore è aspro come quello dell’arancia e dell’ananas. Ottimo per una bevanda che pulisce pancreas e colon, aiuta a contrastare stitichezza e ritenzione idrica.
  • Papaia. Di colore arancio è un frutto ricco di antiossidanti e proprietà antinfiammatorie. Viene usato come base per creme di bellezza estetiche. Deriva dal Centro e dal Sud America, è un frutto della foresta amazzonica. Il sapore e la consistenza ricordano il melone, va consumato togliendo la buccia e i semi. Si abbina bene anche ad alimenti salati, come salumi, carne e pesce.

Piccoli frutti esotici, molti non li conosciamo ma sono buonissimi per crostate e macedonie

Pitaya o Dragon Fruit, il sapore ricorda il kiwi ma più dolce. Credit Photo Pixabay
  • Datteri. Questo frutto piccolo e gustoso è anche molto calorico e zuccherato. È una delizia consumata a freddo a Natale, infatti ha un significato religioso molto importante. Il dattero deriva dalla palma Phoenix Dactylifera e arriva dal Medio Oriente (Betlemme proprio dove è nato Gesù). Visto l’apporto calorico notevole è adatto per creare merende e spuntini per bambini, sportivi ma anche anziani e persone a dieta.
  • Jackfruit. È un frutto senza troppe calorie, quindi è adatto a tutti. È ricco di carotenoidi, potassio, vitamina C, B6 e B1. Quindi lo potete consumare con arancia e kiwi per rafforzare le difese immunitarie e regolarizzare la pressione sanguigna. Il frutto proviene dall’India e dai paesi del sud est asiatico. Viene usato per creare succhi di frutta, creme e gelati.
  • Dragon Fruit. Purtroppo ci dobbiamo fermare qui con la frutta esotica d’inverno, ci siamo limitate a quelle più conosciute e acquistabili. Concludiamo però con tre piccoli e medi frutti colorati, saporiti e spesso serviti come macedonia e dessert nei ristoranti orientali. Sono il Dragon Fruit chiamato anche Pitaya; il guava e la maracuja; il lichi piccolo con buccia rossa e polpa bianca. Questi frutti tropicali si trovano anche d’inverno e si possono usare per preparare macedonie miste ma anche decorazioni per crostate e torte.
Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter