Giovanna Mezzogiorno: “Scartata per il mio peso”

Giovanna Mezzogiorno: " Anche io sono stata scartata per il mio peso"

Regista del corto Unfitting realizzato insieme a Silvia Grilli, Giovanna Mezzogiorno ha denunciato pubblicamente i pregiudizi ancora esistenti verso le donne che non rappresentano la perfezione fisica. Nel cortometraggio presentato all’ultimo Festival del cinema di Venezia l’attrice parla proprio di come il corpo curvy condiziona la vita professionale delle donne. In particolare quelle del mondo delle spettacolo.

La Mezzogiorno parla in prima persona, perchè il fenomeno l’ha toccata da vicino: “Mi ha riguardato in prima persona. Sono stata molto criticata —non apertamente, non te lo dicono in faccia — quando avevo preso molto peso e non corrispondevo più all’immagine che le persone avevano di me. Ma non è un corto in cui ci si piange addosso, c’è grande ironia, bisogna saper ridere di cose che ci hanno fatto soffrire in passato.” Ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Repubblica.

L’attrice de L’Ultimo Bacio è convinta che l’apparenza ancora continua a dettare legge. E’ una condizione che spesso esclude le donne d’alcuni progetti e non lascia spazio al talento e ai veri meriti. Per la Mezzogiorno è importante parlarne perchè è una piaga che riguarda il mondo dello spettacolo, della moda ma anche le persone comuni che spesso subiscono pressioni in virtù del loro aspetto.

Giovanna Mezzogiorno: “La bellezza è opinabile

L’attrice ritiene che occorre impegnarsi per cambiare le cose. La bellezza è qualcosa d’opinabile e non dovrebbe essere considerata un termine assoluto: “

La maggior parte si è rotta le scatole di essere vincolata a questi modelli di bellezza. Il termine bellezza è opinabile, diciamo che questi modelli di pseudo perfezione fanno sentire la maggioranza delle persone, non tutti siamo modelli, in una condizione di disagio. A molti livelli: sul lavoro, in famiglia o tra amici”.