Arriva una buona notizia per quanto concerne i soggetti affetti dal virus dell’HIV. Infatti, i ricercatori hanno affermato che il virus non è trasmissibile ai sani se non vi sono particelle nel sangue. Virus non rilevabile, infatti, vuol dire non trasmissibile.
Grazie a questa equazione, vi è un punto di svolta per i sieropositivi, che possono avere la possibilità di fare figli e condurre una vita sessuale “normale” con il proprio partner senza dover utilizzare per forza il preservativo temendo di contagiare il partner.
I soggetti sotto trattamento con farmaci antiretrovirali, infatti, riescono ad azzerare la carica virale all’interno dell’organismo. Attenzione, però. Il virus non rilevabile è solamente difficile o impossibile da trasmettere, ma non significa assente dall’organismo.
Il documento contenente i comportamenti da adottare
A segnare il cambio di rotta in questo ambito è stata la Consensus Conference, una riunione di alcuni esperti del Ministero della salute, infettivologi del Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, clinici e associazioni dei pazienti coinvolti.
Tali soggetti stileranno un documento dove scriveranno nero su bianco i comportamenti da adottare in caso di HIV, ed esso sarà reso reperibile attraverso i canali di comunicazione appena dopo le festività natalizie.
La dottoressa Antonella D’Arminio Monforte, Ordinario di malattie infettive all’Università di Milano, ha infatti spiegato che nonostante l’evidenza inequivocabile e rivoluzionaria dell’ impossibilità di trasmettere il virus per via sessuale questa nuova realtà non è ancora completamente “assorbita” dalla popolazione. “Qualche riluttanza, dovuta soprattutto a carente informazione, è ancora presente in ambito medico”, ha ammesso la dottoressa.
Proprio per questo si è resa fondamentale l’esigenza di un documento chiaro, in grado di spiegare a tutti cosa fare in determinati casi ed inoltre di dare una definizione inequivocabile di “virus non rilevabile” .
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