Il delitto di Avetrana. “Ridate la libertà a Sabrina”

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“Scarcerate Sabrina Misseri”, è l’appello dell‘avvocato Coppi. Sabrina Misseri, è in carcere, ma sono decorsi 9 mesi e non ci sono ancora state le motivazioni. Il tempo per depositare le motivazioni di una sentenza è di 9o giorni. Coppi, prosegue: ” Questo ergastolo è il più grande cruccio della mia carriera. Ci sto consumando la mia vita, perché sapere che una ragazza di 23 anni, innocente, sta marcendo in carcere con una condanna all’ergastolo, mi toglie il sonno”.

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Il Professore Coppi e Nicola Marseglia hanno depositato istanza di rimessione in liberà di Sabrina, e avvertono che nel caso in cui venisse respinta, presenteranno appello al Tribunale del Riesame. Coppi afferma che, le garanzie di Sabrina non vengono assicurate, in quanto una persona non può attendere la fine del processo in carcere, in assenza di esigenze cautelari. Poi, si ricollega alle asserzioni dell’accusa.

Per l’accusa, si tratta di un delitto d’impeto, dettato dalla gelosia e invidia, che Sabrina, nutriva nei confronti della cugina Sarah Scazzi; e, queste non sono le premesse per temere una possibile reiterazione del reato. Così, come infondato, appare il pericolo di fuga, perchè Sabrina, è conosciuta ovunque e non potrebbe scappare in nessun posto. Sabrina, dal carcere, grida: “Sono innocente”. Sta male fisicamente e moralmente e ultimamente rifiuta anche i colloqui con la sorella maggiore Valentina.

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