Il direttore de La Stampa Massimo Giannini ricoverato per Covid

Giannini è arrabbiato ed amareggiato, e, spiega, le cose non stanno andando come dovrebbero. "Siamo tutti coinvolti"

Il direttore de La Stampa Massimo Giannini è ricoverato per Covid. “Scusate se riparlo di me. Oggi ‘festeggio’ quattordici giorni consecutivi a letto, insieme all’ospite ingrato che mi abita dentro. Gli ultimi cinque giorni li ho passati in terapia intensiva, collegato ai tubicini dell’ossigeno, ai sensori dei parametri vitali, al saturimetro, con un accesso arterioso al braccio sinistro e un accesso venoso a quello destro. Il coronavirus è infido”. Così racconta sul suo editoriale.

E continua: “È silente, ma fa il suo lavoro: non si ferma mai, si insinua negli interstizi polmonari, e ha un solo scopo, riprodursi, riprodursi, riprodursi. Meglio se in organismi giovani, freschi, dinamici. Questa premessa non suoni da bollettino medico: mi racconto solo per spiegare quelle poche cose che vedo e capisco, da questa parte del fronte, dove la guerra si combatte sul serio“.

Giannini è arrabbiato ed amareggiato, e, spiega, le cose non stanno andando come dovrebbero. “Siamo tutti coinvolti” osserva, parlando dell’impegnativa dei contagi.

A parte me, e un’altra decina di più fortunati”, prosegue, “sono tutti in condizioni assai gravi: sedati, intubati, pronati. Bisognerebbe vedere, per capire cosa significa tutto questo”.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.