Che la Sanità Italiana non brilli come esempio per il trattamento economico del personale medico e per i turni estenuanti ai quali lo sottopone è cosa risaputa; ma si era ancora ben lontani dal pensare ad una “fuga di cervelli” di questa portata.
Stando ai dati emersi dall’Associazione dei medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l’Unione medica euro mediterranea (Unem), sono circa 500, 450 professionisti italiani e 50 europei residenti in Italia, i “camici bianchi” disposti a migrare, anche con intere famiglie a a seguito, verso paesi come l’Arabia Saudita, il Quatar e gli Emirati arabi. Un numero importante se si pensa che ci si riferisce alle domande di trasferimento pervenute solo nei ultimi tre mesi.
Stipendi da capogiro allontano medici e infermieri dal belpaese
Nei paesi del Golfo Persico la richiesta di medici ed infermieri è sempre più alta, visto una popolazione che tende ad invecchiare e quindi un crescente fabbisogno di cure, e gli stipendi offerti sono decisamente allettanti: circa 20.000 dollari al mese per i professionisti, più vari benefit aggiuntivi quali agevolazioni fiscali, alloggio e servizi ulteriori e circa 6 mila dollari per gli infermieri.
In una Italia dove la carenza del personale sanitario è oggetto di accese discussioni anche nel contesto politico, soprattutto in riferimento agli ospedali pubblici del sud del nostro bel Paese, vedremo invece questi medici , molti di loro giovani ma anche qualcuno già in pensione, prendere il largo in cerca di una qualità di vita migliore e di un maggior riconoscimento professionale.