Indossare la mascherina fa male? Gli effetti collaterali a lungo termine

Indossarla per molto tempo può comportare problemi

Uno dei pochi modi efficaci per bloccare il virus, oltre al distanziamento sociale, è legato all’uso delle mascherine, strumento divenuto prezioso nella vita di tutti i giorni. Dopo 2 mesi che le indossiamo, però, in molti si sono accorti che, un uso prolungato, può provocare fastidiosi effetti collaterali, legati soprattutto ad arrossamenti della pelle, problemi respiratori e dolore intorno alle orecchie, a causa dei lacci che le stringono, per far aderire bene le mascherine sul viso.
L’utilizzo della mascherina, è diventato obbligatorio in molti contesti, ma indossarla per molto tempo, potrebbe far male.

Indossare una mascherina e gli effetti collaterali

Gli effetti collaterali a lungo termine, sono diversi. Mettere la mascherina è ormai divenuta un’abitudine comune per tutti, ma indossarla per molto tempo, potrebbe non essere positivo. In base alla classificazione, le mascherine possono presentare diversi effetti collaterali, soprattutto se indossate per molto tempo, a carico del sistema respiratorio e cutaneo. Alcune mascherine, infatti, potrebbero condurre a delle difficoltà nella respirazione.
Le mascherine FFP2 e FFP3, che garantiscono una maggiore protezione, sia in entrata che in uscita, se sprovviste di valvole, risultano essere le più problematiche. Le FFP2 sono ben tollerate dalla maggior parte delle persone, mentre le FFP3, potrebbero causare una sensazione di affanno e fame d’aria, se utilizzate per molto tempo. Questo perché, l’aria espirata si accumula al loro interno, inumidendo il materiale di cui sono formate, rendendo più difficile la respirazione.

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Un altro dei problemi più comuni, può essere il dolore alle orecchie, dovuto alla presenza degli elastici che le tengono ancorate al volto, o altri disturbi della pelle, come arrossamento ed acne. Questi inestetismi, sono dovuti maggiormente, al materiale di cui sono composte le mascherine, che potrebbero causare una reazione simil-allergica, e dal fatto che nella zona tra il naso e la bocca, si crea un ambiente caldo ed umido, che comporta una modifica del microbiota cutaneo.

Possibili soluzioni

Nel caso in cui si dovesse indossare la mascherina per molto tempo, è necessario sceglierne una buona, che non ostacoli troppo la respirazione, ed è preferibile indossare quella chirurgica, anche se bisogna però, ricordare, che non offre una protezione dall’esterno.

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Per quanto riguarda i problemi cutanei, è consigliabile utilizzare una crema lenitiva, soprattutto nella zona delle orecchie. Per rispondere al problema, molti si stanno ingegnando per far arrivare i lacci dietro la testa, ed evitare così, la pressione costante sulle orecchie.

Una volta rimossa la mascherina, inoltre è importante detergere ed idratare in modo accurato la zona della bocca e del naso, con dei prodotti specifici per le pelli sensibili. Le alterazioni che danno le mascherine sulla pelle, sono tutte a carattere transitorio. Ogni tanto, con quelle più strette, possono verificarsi delle ecchimosi. Per chi ha psoriasi o dermatite seborroica, c’è un peggioramento nelle zone di occlusione della mascherina, come nei solchi naso-genieni, mento e regioni retro-auricolari.

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Il Dr. Dennis A Castro B, ha scritto sul giornale nigeriano Vanguard, che l’uso continuato delle mascherine facciali, causa ipossia. Ha dichiarato, infatti, che respirare più volte l’aria espirata, si trasforma in anidride carbonica, ed è per questo, che ci si sente confusi e storditi.
Ciò provoca disagio, perdita dei riflessi e del pensiero cosciente. Comporta anche, una grande stanchezza. Inoltre, la carenza di ossigeno, provoca la disgregazione del glucosio. Per un paziente in difficoltà respiratoria, può anche essere una minaccia per la vita.

Le mascherine, come la maggior parte delle misure a breve termine, necessarie per prevenire la diffusione di covid-19, devono essere indossate solo se, chi le indossa deve essere in prossimità di altre persone, e devono essere usate in aggiunta alle misure necessarie, come la distanza sociale.

Sport e mascherine è pericoloso?

Per quanto concerne lo sport, per chi svolge esercizi aerobici o sotto sforzo massimale, la mascherina non è indicata, in quanto chi la indosserebbe, andrebbe a respirare progressivamente un quantitativo crescente di anidride carbonica, la cui inalazione, può causare capogiri, mal di testa e svenimento. Sono tutti sintomi da intossicazione.

Da Wuhan, iniziale focolaio del coronavirus, è partita la notizia del caso di un runner 26enne, ricoverato in ospedale con fiato corto e dolori al petto, dopo aver effettuato una corsa di circa 3 chilometri, con mascherina.
L’ospedale in cui è stato ricoverato, ha postato un comunicato con allerta, avendo constatato un collasso del polmone del 90%, una condizione nota come pneumotorace, che ha condotto il runner in sala operatoria.


Se invece, ci riferiamo agli sport in spazi chiusi, come può essere l’allenamento in palestra, sostanzialmente dipende dal tipo di allenamento effettuato. In tutte le attività con sforzi anaerobici, come ad esempio il body building, l’utilizzo di una mascherina non crea significativi problemi, in quanto l’atleta non compie uno sforzo aerobico, e dunque, non risente in modo significativo dei cambiamenti dell’ossigenazione, legati all’uso della mascherina.

Riguardo invece gli allenamenti aerobici in palestra, vale sostanzialmente quanto detto per i runner all’aperto. Dunque in primo luogo, privilegiare il distanziamento sociale.

Arianna Ilardi
Arianna Ilardi
"Porto i segni di una guerra che alla fine ho vinto io".