Dopo il ribaltone avvenuto negli ultimi giorni che ha portato all’esonero di Mazzarri, in casa Inter si è tornati a programmare il futuro. L’arrivo di Mancini ha portato dei cambiamenti importanti sia a livello tattico che per quanto riguarda le future strategie di mercato.
Modulo – con l’arrivo di Mancini la squadra abbandonerà il 3-5-2, marchio di fabbrica di Walter Mazzarri, per adottare un nuovo modulo. Il “Mancio” ha intenzione di schierare la squadra con un 4-3-1-2 dando la libertà a Kovacic di agire alle spalle delle due punte. Niente più difesa tre, anche se il tecnico in conferenza ha preferito non sbilanciarsi. “Non ho problemi a giocare a tre o a quattro in difesa, l’ho fatto alcune volte al City o al Galatasaray”. Nel primo allenamento con la squadra però, il tecnico ha utilizzato un 4-3-1-2. I grandi dubbi riguardano i centrali di difesa: Ranocchia, Vidic e Juan Jesus. Uno di loro con una difesa a quattro resterà fuori, a meno che Mancini scelga di adattare Juan Jesus al ruolo di terzino sinistro per garantire maggior contenimento in fase difensiva. A centrocampo il neo allenatore dell’Inter proverà a rilanciare ad alti livelli Guarin, a cui sarà affidata una maglia da titolare come mezzala nel centrocampo a tre. A completare il reparto dovrebbero esserci Medel e Hernanes, con Kovacic più avanzato nel ruolo dove ha dimostrato di sentirsi maggiormente a suo agio. In avanti la certezza è Icardi, che ha dimostrato di saper segnare in qualunque modo. Nel caso di un attacco a due punte, il più quotato ad affiancarlo sarebbe Palacio, con Osvaldo leggermente staccato.
Mercato – Mancini al momento della firma del contratto ha chiesto anche delle garanzie per il miglioramento della squadra nel mercato di gennaio. La prima richiesta è stata quella di Kolarov. Il terzino sinistro serbo è un pupillo di Mancini che lo ha allenato al Manchester City. Kolarov non è mai riuscito ad imporsi completamente al City e potrebbe essere interessato ad abbracciare Mancini in questa nuova esperienza. In avanti Cerci è l’obbiettivo numero uno. I calciatori attualmente a disposizione non consentono di adottare il 4-2-3-1 tanto caro al “Mancio” e l’acquisto di un calciatore con quelle caratteristiche garantirebbe nuove soluzioni tattiche. L’attaccante ex Torino, non sta trovando molto spazio all’Atletico Madrid e Simeone potrebbe anche acconsentire ad una cessione in prestito per non svalutare l’investimento di 20 milioni effettuato in estate. Un altro nome sul taccuino di Mancini è quello di Baselli, regista di qualità dell’Atalanta e un profilo che sicuramente manca nella rosa attuale dell’Inter. Non sarà semplice accontantare le richieste del neo allenatore anche in virtù del fair play finanziario, spetterà a Thoir trovare la maniera per migliorare la rosa a disposizione del “Mancio”.