James Joyce, scrittore letterario fondamentale del Novecento

Oggi nasce James Joyce nel 1882, autore fondamentale della letteratura del Novecento, senza conoscere la sua vita non si può comprendere l'evoluzione delle sue sperimentazioni e della sua scrittura. Riusciamo a raccontarne solo alcuni momenti fondamentali

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Oggi nasce James Joyce, 2 febbraio 1882, la morte sarà invece a Zurigo il 13 gennaio del 1941. Autore fondamentale della letteratura del XX secolo, scrittore, poeta, drammaturgo irlandese. Vivrà di sperimentazione linguistica perenne e non sarà sempre accettato da case editrici, giornali e teatri proprio perché il suo linguaggio nuovo e complesso, scandalistico e profondo non verrà subito apprezzato e capito.

Sarà un attivista politico precoce, prima opera critica a nove anni ma non amerà del tutto l’Irlanda, anzi la criticherà. Cresce in una famiglia super cattolica come la maggior parte degli irlandesi, sarà istruito fino all’università da scuole religiose ma diventerà anche critico nei confronti della religione fino a rifiutare la confessione desiderata tanto dalla madre in punto di morte e l’inginocchiarsi con tutta la famiglia durante l’estremo saluto della donna scomparsa.

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Opere principali, studiate anche a scuola come testi fondamentali della letteratura europea tra 1800 e 1900

  • Gente di Dublino o I Dubliners scritto nel 1914.
    Dedalus o Ritratto dell’artista da giovane scritto nel 1917.
  • Ulisse, il suo romanzo più noto. Un’opera straordinaria per la sua epoca, considerata una vera innovazione letteraria.
  • Veglia dei Finnegan, Finnegans Wake, sarà il romanzo successivo.

Vita famigliare e primi studi di James Joyce

James Joyce fu primogenito di una famiglia medioborghese profondamente cattolica. Dell’infanzia e dell’adolescenza è bene ricordare il primo trasferimento della famiglia a pochi chilometri da Dublino, la paura dei cani a causa di un morso, la paura per i temporali.

Gli studi nelle scuole cattoliche del paese e anche la fine in dissesto della famiglia intorno al 1893. Anni dopo, presso l’University College di Dublino dal 1898 studierà lingue moderne: inglese, francese e italiano. Diventerà così traduttore letterario di opere teatrali, inizierà a scrivere i primi lavori e continuerà anche l’impegno politico molto critico nei confronti dell’Irlanda.

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Tutte le esperienze tra studi universitari, primi contatti sociali importanti ma neanche viaggi insieme accompagnato dal padre li descriverà in Gente di Dublino, li riporterà applicando le sue prime sperimentazioni letterarie definite epifanie.

La nascita del flusso di coscienza, invenzione di Joyce ma non solo

Dopo il periodo universitario, della vita di James Joyce bisogna ricordare il trasferimento di un mese a Parigi dove inizia a studiare medicina alla Sorbona. In questo breve periodo continuerà a scrivere e a sperimentare tecniche letterarie, la più conosciuta e riuscita è il flusso di coscienza, usata nei romanzi dallo scrittore e fondamentale in una metà del secolo che fa vedere lo stretto legame tra psicanalisi e letteratura.

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Il flusso di coscienza è una tecnica narrativa che prevede la libera rappresentazione dei pensieri di una persona così come compaiono nella mente prima di essere riorganizzati in frasi logiche. Si rappresentano e si interpretano così i personaggi dei romanzi nei loro momenti più forti e intensi. Nel 1916 verrà fuori Ritratto dell’artista da giovane, un insuccesso secondo il giornale a cui è stato presentato, trasformato in romanzo. In quest’anno conoscerà pure la sua compagna di vita: Nora Barnacle.

Gente di Dublino

Gente di Dublino verrà pubblicato la prima volta nel 1914, l’opera sarà rifiutata da diverse case editrici. Il libro si compone di dodici racconti brevi, tutte narrazioni della sua vita a Dublino nei brevi o lunghi tratti di vita in cui è ritornato a vivere. L’obiettivo di Joyce è quello di raccontare gli abitanti della città irlandese come spiritualmente deboli, legati alla religione, alla politica e alla cultura anche quando i valori morali sono bassi. Lo stile cambia di epifania in epifania regalando sempre una descrizione reale e profonda della città e dei personaggi che vuole rappresentare.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter