La dieta 6×6 fa perdere più peso, la nuova ricerca scientifica

Come funziona la dieta 6x6 e quali sono i benefici

La restrizione calorica, da sola, potrebbe non essere sufficiente per perdere peso per i soggetti affetti da diabete di tipo 2, con conseguente resistenza all’insulina. È quanto affermato da alcuni scienziati nell’ambito di una ricerca presentata al Congresso europeo e internazionale sull’obesità.

Lo studio, infatti, ha confrontato tre diversi tipi di regimi alimentari orientati alla perdita di peso, in un campione composto da 344 pazienti obesi affetti da diabete di tipo 2. Le tre diete erano una a basso contenuto di carboidrati, una a restrizione calorica ed infine una denominata 6×6, con un basso contenuto di carboidrati da svolgere in tre fasi. Per gli scienziati, quest’ultima si è rivelata più efficace, ed ha apportato benefici nei soggetti non solo concernenti la forma fisica, ma anche riducendo la pressione e la resistenza all’insulina.

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Maggiori dettagli sullo studio

Infatti, ben il 43,2% dei soggetti analizzati ha perso in un anno almeno il 5% del proprio peso corporeo, mentre il 40% ha stabilizzato i livelli di glucosio nel sangue. Quasi il 23% dei pazienti, inoltre, ha perso più del 10% del proprio peso basale. I risultati sono stati ottenuti anche con un’ora di esercizio fisico per 2/3 volte a settimana.

In cosa consiste la dieta 6×6

Questa dieta va effettuata mantenendo basso il consumo di carboidrati e, in generale, di alimenti trasformati. Gli alimenti privilegiati sono le verdure, da consumare ad ogni pasto, ed in genere tutti i cibi con un alto quantitativo di proteine e fibre. Tale dieta, si basa sull’assunto che bisogna valutare non quante calorie si consumano, ma quali.

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Come già detto, la dieta si compone di tre fasi: nella prima, bisogna consumare solo 36 grammi al giorno di carboidrati, aumentando le proteine ad 1,2 grammi per peso corporeo giornalieri. Per ottenere le proteine, gli esperti consigliano fonti come il pesce o vegetali, come i fagioli o le noci. I carboidrati, poi, nella fase due si reintroducono lentamente e nella fase tre si aumentano ulteriormente. Quando i pazienti smetteranno di perdere peso, significa che hanno raggiunto la quota ideale di assunzione dei carboidrati per mantenere un peso sano.

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