La tassa sui soldi non esiste, attenzione alle fake news

La tassa sui soldi è una bufala, questa fake news che circola da molto tempo in rete e confusa con altre manovre è stata smentita da Laura Castelli, deputata del Movimento Cinque Stelle, dal suo profilo.

In molti profili social, chat private e siti online gira da molto tempo la voce su una tassa dei soldi applicata sui conti correnti in forma di prelievo forzoso. Questa fake news si accompagna a quella esistente con la Virus Tax, presentata come tassa patrimoniale e comunque applicata sui conti correnti, sulle imprese o realtà commerciali senza dire nulla agli italiani. Arriva da una deputata Cinque Stelle la smentita ufficiale attraverso il profilo Facebook.

Laura Castelli avverte: tassa sui soldi e virus tax sono bufale da Coronavirus

Il post è del 15 marzo, Laura Castelli ha smentito da molto tempo la notizia sia sulla tassa dei soldi che sulla virus tax. Ancora circolano titoli, post e meme dedicati all’argomento. La deputata M5S afferma a voce alta che è bene dirlo con forza, non esiste nessuna Virus Tax. “Abbiamo chiuso – racconta – un decreto con le risorse deliberate dal Parlamento che ha autorizzato uno scostamento dei saldi di bilancio di 25 miliardi di euro“.

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Le fake news sono un male per l’economia, diffondono notizie allarmanti e favoriscono pratiche truffaldine.

Chiunque voglia speculare con false notizie su eventuali tasse, si metta la mano sulla coscienza. Non c’è nulla di più falso.” avvisa Laura Castelli.

In un momento particolarmente delicato per il Paese, mi sento di chiedere un aiuto anche al mondo dell’informazione per isolare le fake news. Noi, maggioranza e opposizione, stiamo collaborando, più che mai, per mettere in campo tutte le misure necessarie a fronteggiare gli effetti del Coronavirus. Si agisce sia dal punto di vista sanitario, che da quello economico. Faremo tutto quello che serve per sostenere l’Italia e gli italiani“.

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Come riconoscere le fake news economiche

Le fake news economiche si possono collegare anche a truffe o siti truffaldini, è bene imparare a riconoscerle ed evitarle. Lo scopo, ad esempio, di una bufala su tasse, imposte, prelievi forzosi o peggio ancora di manovre finanziarie di governo e ministero, servono a creare tensione o illusioni. Tasse, riforme, fondi economici, contributi spesa e altri crediti ufficiali da Governo ed Enti statali e pubblici sono accompagnati da interventi ufficiali, documenti e comunicati stampa che portano la firma degli uffici e dei rappresentanti politici o finanziari. Insomma, è sempre bene studiare l’informazione che si legge e ricercarne la fonte, soprattutto nei social network. I giornali seri sono impegnati nella lotta contro la disinformazione seguendo delle direttive ufficiali rilasciate dalla Comunità Europea, da organi di stampa e da associazioni giornalistiche.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter