Siamo in un campo minato: adesso che il governo è caduto c’è il rischio concreto che si alzi l’Iva e con essa i prezzi. Questo sarebbe un vero salasso per i consumatori che vedrebbero il loro potere d’acquisto ai minimi termini e tante cose che ora si possono comprare con prezzi modici sarebbero quasi beni di lusso.
“I rincari dei listini in caso di ritocco dell’Iva toccheranno ogni aspetto della nostra vita, afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi, Costerà di più svegliarsi e fare colazione al bar o in casa, ma anche lavarsi il viso e i denti, prendere la macchina per andare a lavoro, mangiare un tramezzino al bar, andare dal parrucchiere o portare un abito in tintoria, pagare le bollette o trascorrere una serata al cinema o in pizzeria”.
Beni con Iva al 22%
Il prezzo medio attuale in questo caso passerebbe al prezzo medio con Iva 26,5%: caffè (2 pz x 250 gr) da 6,40 euro a 6,64 euro, birra (0,66 cl) da 1,55 euro a 1,61 euro, dentifricio da 2,70 euro a 2,80 euro, sapone liquido mani da 1,80 euro a 1,87 euro, Coca Cola(1,5 lt) da 2,05 euro a 2,13 euro, bagnoschiuma da 2,30 euro a 2,39 euro, spazzolino da denti da 2,80 euro a 2,90 euro, scarpe da ginnastica da 100 euro a 103,07 euro.
Anche la lavanderia passerebbe da pantalone 4,00 euro a 4,15 euro, parrucchiere (messa in piega) da 16 euro a 16,06 euro, parrucchiere (taglio donna) da 20 euro a 20,07 euro, Jeans uomo (di marca) da 126 euro a 130,07 euro, Auto media cilindrata da 16.775 euro a 17.394 euro, Auto Suv alta gamma da 61.000 euro a 63.250 euro, Tablet da 299 euro a 310 euro e Smartphone da 799 euro a 828 euro.
Beni con Iva al 10%
In questo caso si passerebbe dal prezzo medio attuale al prezzo medio con Iva al 13%; per esempio il caffè al bar da 0,90 euro a 0,93 euro, biscotti frollini (1 kg) da 3,29 euro a 3,38 euro, tramezzino da 2,30 euro a 2,37 euro, pizza Margherita da 6,85 euro a 7,04 euro, cappuccino da 1,20 euro a 1,23 euro, Yogurt (2 pz) da 1,55 euro a 1,60 euro, uova (conf. Da 6) da 1,25 euro a 1,28 euro.
Aumenterebbe anche la bolletta gas (2918) da 1.096 euro a 1.126 euro, bolletta luce (anno 2018) da 552 euro a 567 euro e il biglietto del cinema da 8,50 euro a 8,73 euro. Rincari importanti quindi che rischiano di rovinare la vita dei consumatori e di rendere stagnante l’economia.