Il presidente della Sanità Franco Locatelli ha espresso ieri sera da Lilli Gruber le sue preoccupazioni: “Il numero dei morti di oggi è particolarmente doloroso, questi sono numeri che toccano le nostre coscienze e lasciano ferite dolorose”.
Ha poi proseguito col dire che: “La stabilità dell’indice di contagiosità indica che le misure intraprese stanno portando risultati, c’è una decelerazione rispetto alla crescita del passato. E il Dpcm del 24 ottobre deve ancora manifestare pienamente i suoi effetti”.
Secondo il presidente le prime dosi del vaccino saranno distribuite entro gennaio. Le dosi “ragionevolmente, saranno offerte prima agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine e alle fasce più fragili della popolazione. Ci sono tutti i presupposti perché si veda il punto di svolta”.
Quanto al quadro europeo e il confronto di questo con la situazione italiana, per Locatelli l’Italia si trova nella medesima situazione degli altri Paesi, su un piano di parità. “La situazione in Italia non differisce da quella di altri paesi europei. In tutto il continente la situazione epidemica non sembra essere sotto controllo, tant’è vero che tutti i paesi hanno adottato misure atte a mitigarne gli effetti. Non si sta preparando un lockdown generale, tutti lavorano perché ciò non avvenga, in primis il governo, perché è chiarissima la percezione che il lockdown avrebbe conseguenze sociali ed economiche non indifferenti. Ma ovviamente saranno i numeri a poterci dire cosa succederà tra dieci, quindici giorni”.