Un’Europa sempre più unita anche nella musica.
Ad aggiudicarsi il primo posto è stata ‘Arcade‘ dell’olandese Duncan Laurence, il ”nostro” Mahmood è riuscito ad arrivare al secondo posto. Un meraviglioso risultato per l’italiano che ha da poco vinto il Festival di Sanremo.
(Duncan Laurence, il vincitore dell'Eurovision Song Contest 2019)
Le stecche di Madonna
La finalissima dell’Eurovision 2019 è durata più di quattro ore, cominciata alle 20:30 e terminata dopo l’una del mattino, ricca di musica e partecipazione. Uno dei momenti più importanti è stata la performance di Madonna in ‘Like a prayer‘ completamente steccata e il nuovo singolo ‘Future‘ cantato in autotune.
L’energia dei Hatari
A parte ciò, l’edizione del 2019 è stata meno sorprendente rispetto alle precedente. Un gran peccato dato che l’Eurovision Song Contest è l’unica occasione per osservare e ascoltare i nuovi talenti della musica. Il gruppo islandese Hatari ha sconvolto il pubblico con un’esibizione synthpunk-techno.
Le canzoni rappresentatrici dei vari paesi si muovevano nell’onda mainstream del momento: suoni pressoché simili, atmosfere identiche, voci tradizionali e proposte non da ricordare. Una nota di colore sono state le ‘cartoline’ di presentazione per ogni artista che illustravano le bellezze artistico-culturali dell’Israele.
Abbastanza strana è stata la quasi assenza totale del genere rap/trap tanto di moda tra gli adolescenti. Una performance fuori dagli schemi della serata è stata quella dell’Australia: la cantante ballava su aste semi-movibili sopra la Terra.
L’Eurovision a pochi giorni dalle elezioni parlamentari europee
L’Eurovision 2019 sarà ricordato perché trasmesso a pochi giorni prima dalle elezioni per il Parlamento Europeo che vedranno la partecipazione dei britannici. La scorsa sera si sono votate le canzoni, non le questioni politiche. La passerella delle votazioni è stato uno dei momenti più lunghi ma divertenti della serata che hanno decretato al secondo posto Mahmood.