Ospite nel salotto di Verissimo Manuela Arcuri smentisce Gabriel Garko: l’attrice confessa nel salotto di Silvia Toffanin che la storia avuta con l’attore era vera e non una finzione come ha fatto credere lui. Da quanto Garko ha dichiarato ufficialmente di essere gay durante una diretta del GFVIP in corso confermando che le sue ex relazioni con attrici note come Adua del Vesco erano favole create a tavolino anche Manuela Arcuri indirettamente è stata coinvolta nell’affaire Aresgate.
Manuela ha riferito che con Gabriel c’è stata una storia vera, lei ha anche creduto di essere innamorata e che non ha mai messo in dubbio la sincerità dell’attore: “Forse sono caduta anch’io nella rete di qualcosa di organizzato a tavolino. Non so se per lui sia stata una storia finta, ma per me è stata vera. Sentendo le sue dichiarazioni mi viene da pensare che forse anch’io sono una vittima e mi dispiacerebbe tantissimo. Anni fa abbiamo avuto una relazione durata qualche mese e non posso dire fosse una cosa falsa e organizzata“.
L’attrice lontana dalle scene da qualche anno, ex protagonista di fiction di successo proprio insieme a Gabriel Garko, ha riferito tutta la sua incredulità ascoltando le dichiarazioni pubbliche dell’attore e non si spiega come anche lei sia caduta in un contesto decisamente falso e creato a tavolino: “Ero innamorata e tra noi c’era una grande attrazione fisica, ci piacevamo tantissimo. È durata poco, però per quel breve periodo lui era il mio fidanzato: per me è stata una storia vera”.
Manuela Arcuri: “È stato il mio collega più fedele”
Manuela Arcuri ha anche spiegato che dopo l’accaduto non è riuscita a sentire Gabriel Garko per avere maggiori chiarimenti. Ha sempre avuto con lui un rapporto leale e le dispiacerebbe molto sapere che non è stato sincero. L’attrice ha poi detto di non aver mai avuto certezza sulla sua sessualità e anche se circolavano dei rumors sul suo conto lei ha sempre creduto al rapporto sincero e fedele che aveva costruito con lui:
“Mi dispiacerebbe se mi avesse preso in giro per apparire quello che non era, ma sono passati tanti anni. È stato il mio collega più fedele. Abbiamo lavorato tantissimo insieme e per me non è cambiato niente“.