Maria Grazia Cucinotta si è schierata dalla parte di tutti quei vip e non solo che al grido dell’#iononsonocarne hanno puntato il dito contro gli stupratori. I recenti fatti di cronaca hanno messo in evidenza la necessità di fare qualcosa contro i continui stupri a danni di giovani ragazze. Aggressioni anche di gruppo che lasciano sgomenti.
Maria Grazia Cucinotta ha fondato anche una onlus Vite senza paura contro le violenze alle donne. L’attrice ha poi raccontato a Repubblica d’aver subito un’aggressione quando aveva solo 20 anni anche per questo non può che chiedere pene più dure e severe contro gli aggressori. “Era in giacca e cravatta e con una valigetta ventiquattrore. Ero struccata e vestita in tuta, erano le 4 del pomeriggio perché io avevo paura di uscire la sera, eppure è successo”.
Ha poi riferito che dopo un’esperienza del genere guardare avanti non è facile: “Io non mi sono mai più liberata da quel ricordo. Continuo a guardarmi alle spalle, non salgo in ascensore con persone che non conosco. Dopo esperienze del genere non ci si fida più di nessuno.“
Maria Grazia Cucinotta sullo stupro a Palermo: “Mi auguro pene severissime“
“La pena per questi sette stupratori deve essere dura, senza nessuna attenuante, devono essere puniti con il massimo della pena. Loro hanno scelto consapevolmente la vittima e l’hanno massacrata sia fisicamente che psicologicamente, perché quella ragazzina sarà morta tutta la vita.” Ha dichiarato l’attrice riferendosi allo stupro di Palermo.
La Cucinotta non ha nessun problema ad ammettere che questi ragazzi sono peggio delle bestie e non meritano nessuna clemenza: “Questi ragazzi sono peggio delle bestie perché le bestie queste cose non le fanno. Come si permette quella madre a dire che la vittima è una poco di buono? Si deve vergognare di avere messo al mondo un figlio così“.