Mattarella firma la Legge di Bilancio 2023. Confermato l’impianto originale. Un tesoretto per gli emendamenti.

Tetto per il Pos a 60 euro, fondi per la Metro C a Roma e per la cybersicurezza. Gli articoli da156 a 174.

E’ già sera inoltrata quando il Quirinale informa che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la legge di Bilancio 2023 presentata dal governo Meloni.

La prima novità, rispetto alla bozza votata in CdM, è il numero degli articoli: dai 156 originari si passa a 174 e, per coprire gli emendamenti parlamentari, si potrebbe far ricorso ad un tesoretto di 400 milioni di euro accantonati dal Mef (ministero di Economia e Finanza).

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Novità: completamento Metro C a Roma, Cybersicurezza e soglia minima alle transazioni in contanti a 60 euro.

Le modifiche cominciano con i primi 50 milioni di euro per il  completamento della Metro C a Roma, confermati per ogni anno fino al 2025. La programmazione di spesa, con la bollinatura della Ragioneria dello Stato, prosegue poi fino al 2032 così distribuita: 100 milioni all’anno per il 2026 e 2027, 200 milioni per ciascuno degli anni 2028 e 2029, 500 milioni all’anno per il 2030 ed il 2031 e, infine, 450 milioni per il 2032.

Rispetto all’ultima bozza, si fissa a 60 Euro il tetto massimo per i pagamenti in contanti. Si vedrà poi se il voto d’aula confermerà la misura di cui si sta disscutendo anche con la UE. 

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Un’ulteriore modifica è l’introduzione di un fondo per la Cybersicurezza: la bollinatura della Ragioneria dello Stato dà consistenza al ‘Fondo per l’attuazione della strategia nazionale di cybersicurezza’, con 70 milioni di euro per il 2023, 90 nel 2024, 110 nel 2025 e 150 milioni all’anno dal 2026 al 2037. Bollinato anche il ‘Fondo per le gestione della cybersicurezza’, impinguato con 10 milioni di euro per il 2023, 50 nel 2027 e 70 a  far data dal 2025.

Entra anche la programmazione per le Olimpiadi e Paraolimpiadi invernali Milano Cortina 2026. La Ragioneria dello Stato conferma il piano delle opere previste con 400 milioni di euro complessivi a partire dal 2024 (120 milioni) fino al 2026 (140 milioni all’anno).

Confermato l’impianto da 35 miliardi. Rdc diventa cumulabile con i lavori saltuari

Per il resto, è confermato l’impianto originale della manovra, che pesa, circa, 35 miliardi ed è orientata  nel sostegno al caro-bollette, infliggendo un colpo pesante al Reddito di Cittadina che, però, diventa cumulabile con i lavori saltuari.

Caro Energia ed Extraprofitti

21 miliardi finiscono, quindi, al contrasto al caro-energia fino al prossimo marzo, con l’eliminazione dei cosiddetti ‘oneri impropri’ dalle bollette elettriche e il rimpinguamento del bonus sociale, alzando il tetto Isee che passa da 12.000 a 15.000 euro. Blindato anche il credito di imposta per le imprese mentre lo sconto sui carburanti viene tagliato da 30,5 centesimi ai prossimi 18,3. E questa ultima tegola sta per arrivare, dritta dritta, sulla testa degli automobilisti già nei prossimi giorni.

La tassa sugli ‘extraprofitti’ si trasforma in un ‘contributo di solidarietà’ a carico di circa 7 mila aziende del settore energia, siano esse produttrici, importatrici o distributrici. Il contributo richiesto sarà pari al 50% sui fatturati del 2022 che eccedano per almeno il 10% della media compresa nel periodo 2018-2021.

Lavoro e Cuneo fiscale

4 miliardi e più finanziano il taglio del cuneo fiscale, abbattuto di 3 punti per i redditi fino a 20 mila euro e di 2 punti per quelli fino a 35 mila: questo si dovrebbe tradurre in un aumento in busta paga di alcune decine di euro per ogni lavoratore dipendente. Introdotti anche gli incentivi per le assunzioni di  donne, giovani al di sotto dei 36 anni o percettori di reddito di cittadinanza. Per loro, prevista la decontribuzione totale mentre ritornano i voucher – ‘buoni lavoro’ – per agricoltura, ristorazione e lavori domestici fino a 10 mila euro.

Contanti, flat-tax e acquisto prima casa

Confermato il limite alla circolazione del denaro contante di 5.000 euro e anche l’aumento della soglia della flat tax ad 85.000 euro per i lavoratori autonomi, con una tassa fissa sugli incrementi di reddito fino a 40 mila euro. Per quanto riguarda l’acquisto prima casa, per gli under 36, rimangono le agevolazioni.

Quota 103 e Opzione Donna

Sul fronte pensioni, le minime si indicizzano fino a 600 euro ed il meccanismo di rivalutazione viene riconsiderato.

Arriva Quota 103, battezzata ‘pensione anticipata flessibile’  per chi ha 62 anni di età e 41 anni di contributi versati: la novità sta nel valore, che non potrà superare di 5 volte quello delle minime,  fino al raggiungimento dell’età pensionabile.

Proroga di un anno per la misura ‘Opzione Donna’, ma solo con precisi requisiti. Potranno beneficiarne le cargiver con invalidità minima del 74% e dipendenti di aziende in stato di crisi,  oppure le donne tra i 58 ed i 60 che potranno scontare un anno per  ogni figlio ma con un massimo di due. E, su questo punto, si continua a profilare un possibile vizio di incostituzionalità.

Fondi per imprese e famiglie

1 miliardo va al fondo di garanzia per le PMI, con proroga del credito di imposta per favorirne la quotazione in Borsa, chiamato ‘bonus Ipo’. Rimandato anche per il 2023 l’arrivo delle plastic tax e sugar tax.

Sul fronte ‘aiuti alle famiglie’, confermati anche la riduzione dell’iva al 5% sui prodotti per l’infanzia e gli assorbenti ed il fondo da 500 milioni di euro per la nuova ‘Social Card’ destinata ai redditi inferiori ai 15 mila euro.

Scuola, Sanità ed Enti Locali

Alla scuola vanno 530 milioni in più rispetto all’anno precedente, con 70 milioni destinati al contributo alle scuole paritarie, così ripristinato, e 24 milioni al trasporto disabili. Alla Sanità, invece, al miliardo e 400 milioni del 2022 si aggiungono 500 milioni per il 2023.

3 miliardi e 100 milioni agli Enti Locali, che dovranno occuparsi anche del trasporto pubblico. 160 milioni vengono invece introdotti per il contrasto al ‘consumo di suolo’.

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