Milano capitale delle start up: in crescita le imprese di under 35

Dopo un periodo di flessione, a Milano tornano a salire le sturt up lanciate dagli imprenditori under 35. Un'ottima notizia di ripresa

Erano sette anni che non si assisteva a un incremento delle imprese gestite da giovani con meno di 35 anni. Le start up sono aumentate del 21,5% rispetto a un anno fa e 1,2% in termini assoluti, considerando le province di Milano, Lodi e Monza e Brianza.

Sono i dati estrapolati dal rapporto annuale Milano Produttiva 2022, giunto alla 32ma edizione. Numeri che fanno ben sperare, nonostante la fase geopolitica complicata, in una ripresa dell’economia. Il presidente della Camera di Commercio relativa, Carlo Sangalli, si è detto soddisfatto, in particolare nel vedere nuove imprese composte da giovani.

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Nei primi sei mesi di quest’anno, secondo il rapporto, sono state 17.129 le nuove società aperte, a fronte di 12.173 chiuse, con un saldo attivo di quasi 5.000 aziende delle quali 4.237 aperte solo nel capoluogo meneghino.

“Milano Produttiva”: oltre alle start up, bene anche l’import-export

Ottime notizie anche sul fronte dei rapporti con l’estero: Milano si conferma la prima città italiana per numero di esportazioni e importazioni. 46 miliardi e 75 miliardi di Euro rispettivamente.

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L’aumento, in termini percentuali, è stato del 18,2% e del 24,8% per export e import, con un incremento rispetto al 2019 davvero sbalorditivo e che fa ben sperare per il prossimo futuro, nonostante tutto.

Gli imprenditori lombardi hanno voglia di rialzarsi, pur dovendo fare i conti con lo stop di diversi mesi dovuti alla pandemia globale e in questi ultimi tempi con i costi delle materie prime provenienti dall’Ucraina che sono balzati alle stelle.

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“Il sistema imprenditoriale della grande Milano, nonostante la crisi economica, la crisi geopolitica e la pandemia, sta reagendo bene e si conferma una delle aree più attive e resilienti d’Europa” ha spiegato Sangalli con evidente orgoglio. Tra i settori che “tirano” di più, il manifatturiero, il commercio online, i servizi e anche l’export.