NBA playoff, stasera scatta la postseason

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Con la conclusione della regular season, che mai come quest’anno è rimasta interessante fino all’ultima partita, vista la volata finale in entrambe le conference per staccare un biglietto per la post season, cominciano ufficialmente i playoff NBA. Sappiamo bene che i palyoff sono tutt’altra storia rispetto alle partite di stagione regolare e che nelle serie a eliminazione diretta fare pronostici affidabili risulta spesso essere una mossa azzardata; e se questo risultata essere certamente vero per l’ovest, dove nonostante la strepitosa stagione dei Golden State Warriors non esiste un reale favorito per la vittoria della western conference visto il livello altissimo di tutte e otto le franchigie che si contenderanno l’accesso alle Finals, lo è indubbiamente un pò meno per la eastern conference, dove Cleveland ed Atlanta (e forse Chicago se potranno contare sul miglior Rose) sembrano avere qualcosa in più rispetto alle altre contendenti.

Nella eastern conference è stata Atlanta a chiudere la stagione al primo posto: unica squadra a toccare quota 60 vittorie, gli Hawks erano certi del primo posto già da alcune settimane, ma hanno potuto conoscere i propri avversari soltanto nelle ultime gare di stagione regolare. I Brooklyn Nets infatti hanno conquistato l’ottava posizione solo grazie ad una straordinaria inversione di tendenza negli ultimi mesi e adesso proveranno a mettere in difficoltà i ragazzi di coach Budenholzer, che però restano nettamente favoriti: tra le due squadre ci sono ben 22 vittorie di differenza e il record dei Nets in casa (19 vittorie e 22 sconfitte) non incoraggia certo a credere che la franchigia di New York possa accedere al turno successivo. Lo stesso ragionamento potrebbe tranquillamente essere applicato anche alle serie che vedono impegnate Cleveland e Chicago, rispettivamente contro Boston e Milwaukee: i Cavs di Lebron James hanno decisamente accellerato negli ultimi mesi e sembrano aver trovato la giusta alchimia di squadra ed il giusto equilibrio; da metà Gennaio infatti coach David Blatt è riuscito a far viaggiare Lebron e compagni con l’80% di vittorie (34-9), merito certamente del lavoro del tecnico, alla sua prima esperienza in NBA, ma anche degli innesti di Smith, Shumpert e Mozgov che si sono perfettamente integrati con la super star della franchigia James, Irving e Love. Sembrerebbe quindi una battaglia persa in partenza per i Celtics di Brad Stevens, team in piena ricostruzione  e ricco di giovani interessanti, ma la voglia di stupire dei celtici potrebbe riservare alcune insidie alla franchigia dell’ Ohio che dovrà riuscire a tenere sotto controllo l’esuberanza e la capacità di mettere punti a referto della prima opzione offensiva dei bianco verdi Isaiah Thomas, playmaker ex Suns che viaggia a 19 punti di media dal suo arrivo a Boston. Anche Chicago, che ritrova l’assetto base giusto in tempo per i playoff, dovrà vedersela contro l’esuberanza di una squadra giovane che farà di tutto per continuare a stupire: i cervi di Milwaukee infatti, con il loro quintetto base da 24 anni di media, sono tra le sorprese dalla stagione e non possono essere sottovalutati. I Bulls però restano favoriti, soprattutto visto il recupero di Rose e il ritorno a pieno regime di Noah, e sperano di poter finalmente contare fino in fondo su tutti gli effettivi, senza dover pagare ulteriori tributi alla sfortuna. La serie forse più equilibrata è però senz’altro quella tra Washington e Toronto: è la sfida tra le due guardie titolari per l’Est all’ultimo all star game, Kyle Lowry e John Wall, e tra due filosofie di gioco differenti, visto che si troveranno di fronte il miglior attacco ad Est, Toronto, contro la terza miglior difesa tra le otto squadre del tabellone orientale, i Wizards appunto. Si preannuncia una serie quindi equilibrata e interessante anche in ottica futura, visto i tanti giovani interessanti che guidano queste franchigie.

La situazione ad ovest è, se vogliamo, ancora più entusiasmante. Soltanto l’ultima gara di stagione regolare ha stabilito i quattro accoppiamenti del primo turno nella western conference, dove ben cinque squadre hanno chiuso con 55 o più vittorie. La regina dell’anno è senza ombra di dubbio Golden State: i Warriors di Steve Kerr hanno stravinto la regular season collezionando 67 vittorie e sembrerebbero avere le carte in regola per arrivare fino in fondo. Al primo turno si troveranno di fronte i New Orleans Pellicans di Anthony Davis, che sono riusciti a conquistare l’ottava posizione all’ultimo respiro, a discapito dei Thunder falcidiati dagli infortuni. La serie dovrebbe essere fortemente indirizzata verso la baia di San Francisco, anche se i lunghi dei Warriors dovranno riuscire a tenere sotto controllo la strapotere fisico di Davis: l’impresa è comunque fortemente alla portata della difesa dei ragazzi di Kerr che hanno disputato un’annata straordinaria e puntano dritti alla conquista del titolo di campioni, guidati dal probabile futuro MVP della lega Stephen Curry. I Memphis Grizzlies, che sembravano poter fare corsa di testa con i Warriors ad inizio stagione, sono invece scivolati in quinta posizione e se la vedranno con i Portland Trail Blazers in una sfida molto particolare: i Blazers infatti sono quarti, grazie al successo nella Northwest division, ma saranno i Grizzlies ad avere dalla loro il fattore campo, nonostante occupino una posizione inferiore rispetto ai rivali, avendo ottenuto un maggior numero di vittorie. Serie tutta da interpretare anche in virtù del crollo, anche per colpa degli infortuni, che le due franchigie hanno avuto nella seconda parte di stagione: i Grizzlies, pur riuscendo a mantenere la miglior difesa della lega, sono incappati in 15 sconfitte nelle ultime 33 gare, e Portland ha perso 6 delle ultime 10 partite disputate; certamente non il miglior viatico per affrontare con fiducia i playoff, ma non c’è dubbio che i grandi campioni su cui le due rivali possono contare, Lillard e Aldridge per i Blazers e Randolph e Gasol per Memphis, si faranno trovare pronti nel momento decisivo della stagione. Le altre due sfide vedranno protagonisti i campioni in carica di San Antonio contro i Clippers di Paul e Doc Rivers, e la serie tutta texana tra Dallas e Houston. Clippers – Spurs è certamente tra le serie più interessanti del primo turno: Paul contro Parker, Duncan contro Griffin, e due tra i miglior allenatori dell’intera della lega come Popovich e Rivers in panchina, sono solo alcuni dei duelli che renderanno la serie sicuramente equilibrata ed entusiasmante. Si affrontano due squadre costruite per dominare e una delle due dovrà inevitabilmente abbandonare ogni velleità di vittoria già al primo turno; a rendere la sfida ancora più emozionante si aggiunge inoltre la concreta possibilità che questa potrebbe essere l’ultima corsa al titolo per il ciclo Popovich-Duncan-Ginobili, anche se questo è un ritornello che si ripresenta ogni anno sul finire della stagione ma che viene puntualmente sbugiardato dalla voglia di mettersi continuamente in gioco dei veterani degli Spurs, sui quali gli effetti del tempo che passa non sembrano lasciare strascichi. L’ultima serie dell’Ovest è, come abbiamo accennato in precedenza, il derby texano tra Dallas e Houston; si affrontano una delle nuove forze della lega, i Rockets di James Harden, e una franchigia consolidata come i Dallas Mavericks dell’eterno Dirk Nowitzki. L’uomo più atteso della serie (e non solo) è senza ombra di dubbio Harden: la guardia ex Oklahoma, superata in extremis dell’ex compagno ai Thunder Russell Westbrook nella classifica marcatori, è stato protagonista di una stagione giocata da vero trascinatore con cifre che non hanno nulla da invidiare a giocatori del calibro di James e Curry, e sarà chiamato alla definitiva consacrazione in questa post season. Si troverà di fronte una squadra esperta come Dallas, che può contare sul talento di un quintetto base che forse non ha eguali nell’intera lega (Rondo-Ellis-Parsons-Nowitzki-Chandler), ma che ha anche grandi problemi difensivi che ne fanno, con 102 punti di media, la peggior difesa tra le sedici franchigie che si sono conquistate i playoff.

Da stasera si inizia a fare sul serio e sarà il campo a dare il suo giudizio definitivo ed imparziale. Tutte le squadre sono pronte a dimostrare il loro valore e nessuna farà un passo indietro; quando cominciano i playoff l’obiettivo è solo uno: vincere il titolo. A noi non resta che goderci lo spettacolo.