Oggi si celebra in tutto il mondo il World Hepatitis Day, la Giornata Mondiale dell’epatite, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
OMS: cos’è il World Hepatitis Day?
Oggi, 28 luglio, si celebra in tutto il mondo il World Hepatitis Day, la Giornata mondiale dell’Epatite. Istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel giorno della nascita di Baruch Blumberg, il biochimico statunitense insignito del premio Nobel per aver scoperto il virus dell’Epatite B e sviluppato il primo vaccino, è un giorno importante per l’informazione sulla malattia.
Le armi per combattere le epatiti sono rappresentate da: diagnosi precoce, trattamento e prevenzione. La priorità è la lotta alle infezioni da virus dell’epatite B, C e D. Queste infezioni causano un’epatite cronica, che può rimanere per molti anni asintomatica e degenerare in cirrosi e tumore epatico.
Le epatiti più diffuse
Le epatiti che colpiscono la maggioranza della popolazione sono l’epatite A, l’epatite B e l’epatite C.
In Italia l’epatite A è endemica soprattutto nelle regioni meridionali, dove più diffusa è la pratica di consumare frutti di mare crudi.
L’epatite B è un’infezione del fegato provocata da un virus a DNA. È uno dei più infettivi al mondo. L’OMS stima che vi siano nel mondo 296 milioni di persone con epatite B cronica.
L’epatite C è una malattia infettiva del fegato che si trasmette attraverso il contatto con sangue infetto o fluidi corporei che lo contengono. Il modo più efficace per contrastare le epatiti è la prevenzione e, nello specifico, una diagnosi precoce tramite analisi del sangue e il ricorso ai vaccini.