Sembra quasi un film di fantascienza, eppure la tecnologia ha ormai fatto passi da gigante, tanto da consentire anche a chirurghi di poter effettuare delle operazioni a distanza. La telemedicina, campo nel quale numerosi investitori stanno allocando i propri capitali, è un settore fiorente.
Proprio qualche giorno fa, infatti, ha fatto il giro del mondo la notizia del chirurgo indiano che è riuscito ad operare ben 5 persone addirittura a 32 km di distanza. Le operazioni al cure sui pazienti affetti da aterosclerosi è avvenuta grazie al robot CorPath GRX.
Il chirurgo ha effettuato 5 angioplastiche coronariche da remoto
Per aprire i vasi sanguigni dei pazienti, il chirurgo è riuscito a comandare lo speciale robot a distanza, ed è riuscito ad effettuare con successo 5 angioplastiche coronarie volte ad aprire i vasi sanguigni dell’organo, attraverso uno strumento definito stent.
Attualmente per tutti e cinque i pazienti sottoposti all’operazione non si sono verificate complicanze, stanno tutti bene e quindi si può considerare un successo su tutti i fronti. Questo importante traguardo apre decisamente le porte ad ulteriori sperimentazioni in questo campo.
Le innovazioni nella chirurgia robotica grazie alla tecnologia 5g
Il dottore indiano non è il primo ad aver sperimentato le operazioni a distanza, infatti già ci erano riusciti dei chirurghi ortopedici, sempre grazie ad un robot. La tecnologia che permette a tali androidi di funzionare, è la connessione di quinta generazione, comunemente chiamata con l’abbreviazione “5G”.
Tale metodo di connessione, che presto verrà utilizzata anche per navigare su internet comodamente dal proprio smartphone, consente di riuscire ad effettuare delle operazioni così delicate senza esser presenti fisicamente nella sala dove avvengono le operazioni.
Il robot connesso attraverso la rete 5g, infatti, obbedisce quasi immediatamente ai comandi, rendendo il tempo di reazione (che potrebbe essere fatale per il paziente sul lettino operatorio) quasi nullo.
Inoltre, grazie alla connessione 5g sarà possibile implementare anche altri settori, come quello delle auto senza autista.