PagoPA come unico mezzo di pagamento non piace all’Antitrust, ecco una nota

L'Antitrust scrive al Governo e all'Associazione Nazionale Comuni Italiani per spiegare l'improvviso cambiamento di alcune Amministrazioni Pubbliche sui pagamenti

In una nota nel sito ufficiale PagoPA, riferisce che “i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), come le banche, le poste, gli istituti di moneta elettronica, gli istituti di pagamento e ogni altro soggetto abilitato ad eseguire servizi di pagamento, aderiscono su base volontaria al sistema pagoPA, per erogare i propri servizi di pagamento a cittadini e imprese“.

Da questa nota si evince come il nuovo sistema di pagamento digitale adottato dallo Stato per tante entrate e tante spese, in parte sia vincolato alla piattaforma digitale, dall’altra sia aperto e integrabile a forme di versamento o riscossione più tradizionali.

Antitrust (AGCM) richiama il Governo e i Comuni italiani tramite l’ANCI ad una dicotomia nata dalle ultime riforme (d.l. n.34/2020 Decreto Rilancio) e da un obbligo imperante esistente da più di un anno sull’uso del sistema PagoPA, che abbiamo visto essere comunque aperto e integrabile di suo.

PagoPA: ecco che cosa segnala l’Antitrust

L’AGM inizia il testo del 5 novembre spiegando che alcune Amministrazioni Pubbliche hanno ristretto le modalità ammesse per i versamenti a causa di modifiche, deroghe e proroghe che hanno creato incertezza in alcuni soggetti coinvolti in alcune recenti novità, riferite al Decreto Rilancio.

È stato allegato il testo di una segnalazione inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

Si legge che l’Autorità ha trovato due situazioni contrapposte:

  • l’obbligo generalizzato sull’uso della piattaforma PagoPA;
  • l’inserimento di altri metodi di pagamento come la domiciliazione bancaria addirittura premiata con degli sconti in percentuale sui pagamenti.

Alcune Amministrazioni pubbliche hanno ristretto al solo sistema PagoPA alcuni pagamenti

Forse, visto che il pagamento digitale e con piattaforme esclusive è ancora una novità per molti, logicamente un invito istituzionale a modalità di pagamento più conosciuto può portare ad una sorta di “fuga”, un disincentivo ad un metodo istituzionalizzato. Infatti leggiamo ed è approfondito dal testo della segnalazione allegato che:

  • Un quadro del genere, secondo l’Autorità, ha generato incertezza nelle Amministrazioni Pubbliche, tanto che alcune, anche importanti dal punto di vista demografico, hanno ristretto al solo sistema PagoPA le modalità ammesse per i pagamenti (escludendo, ad esempio, la domiciliazione bancaria per il pagamento di tasse come la TARI).
Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter