Palermo: i dipendenti sono part-time ma si pagano oltre 1 milione di straordinari

Dipendenti part time e straordinari alle stelle

133.000 euro al mese per 94.000 ore di straordinario nei primi nove mesi dell’anno

Un milione e duecentomila euro circa (1.195.777.19 per l’esattezza) per pagare 94 mila ore di straordinario da gennaio a settembre, perché i dipendenti della Reset sono inquadrati come lavoratori part-time. Il contratto prevede interventi nel canile municipale, nei cimiteri, cura del verde, sanificazione degli uffici comunali e affiancamento nel piano di polizia straordinaria della città.

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Pietra Schillaci, Presidente del collegio sindacale di Reset, sollecita in una nota  “un intervento non più procastrinabile”. Per l’esecutivo di Palazzo delle Aquile “si tratta di un contratto di servizio da rimodulare per garantire agibilità all’azienda e ottimizzare i servizi

Circa 133 mila euro al mese perché i dipendenti di Reset sono inquadrati con part-time a 34 ore settimanali. Il ricorso agli straordinari, secondo Schillaci, “è spesso determinato dalle richieste dell’amministrazione comunali, da situazioni fisiologiche in alcuni settori dove servono specifiche professionalità e dagli adempimenti da svolgere“.

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I lavoratori della Reset assunti a 34 ore settimanali invece che 40

Stiamo lavorando per avere dal 2023 un contratto pluriennale che garantisca condizioni di agibilità alla Reset e allo stesso tempo l’ottimizzazione dei servizi resi al Comune – spiega Andrea Mineo, Assessore della giunta Lagalla – Dobbiamo arrivare gradualmente al raggiungimento della sovvenzione corretta. Siamo di fronte a un contratto che sulla carta dura fino al 2025, ma che di fatto scade ogni anno perché vanno stanziate le somme necessarie: dei 44 milioni che il Comune dovrebbe erogare, si arriva solo a 31 e quindi lo straordinario è fisiologico. Per quanto riguarda Reset abbiamo ascoltato i sindacati e lavoreremo a un’ipotesi di aumento delle ore dei lavoratori che riduca anche il ricorso agli straordinari“.