Patti Smith: auguri alla sacerdotessa del rock

76 inverni e celebra ancora messa: il suo è il vangelo del rock.

Oggi, 30 dicembre, compie 76 anni Patti Smith, la sacerdotessa del rock che prese la poesia e la sposò con la musica.

Patti Smith: perché la chiamano sacerdotessa del rock?

Una rivoluzionaria: ecco chi è Patti Smith. Gli anni ’70 come palcoscenico, la Smith prende il punk e la New wave e li trasforma in qualcosa di sublime. L’uso delle parole e le sue performance suggestive le valgono il soprannome di sacerdotessa del rock. Ogni esibizione è come una funzione religiosa: intensa, sentita e sofferta. Il tempo non l’ha cambiata e non ha cambiato le sue abitudini. Celebra ancora messa, ma lo fa in modo sommesso. Non ha bisogno di urlare né di muoversi troppo. È consapevole della propria luce e sa come illuminare le coscienze di chi l’ascolta. Non è più la ragazza che cantava: “Jesus died for somebody’s sins, but not mine”.

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“People have the power”

Amica di Allen Ginsberg, la Smith che scrisse “People have the power” aveva uno spirito anticonformista come gli artisti della beat generation. La musica era la sua principale valvola espressiva. Una volta aperta, la poesia irradiava libera. La sacerdotessa diede vita ad un nuovo tipo di linguaggio che condensò in un album, “Horses”, divenuto una vera e propria pietra miliare: il vangelo del rock secondo Patti. Un libro di canzoni meravigliose condite da un flusso di poesia in movimento, che crea immagini e dà forma alle emozioni.