Saltare la pausa pranzo? Assolutamente no. Perché sì, gli ambienti lavorativi sono sempre più frenetici e impegnativi, e può capitare che i dipendenti in smart working (o meno) scelgano di non pranzare, o magari di mangiare uno snack poco salutare al volo.
Molti, magari alle prime “volte”, non conoscono i benefit e i diritti, e non si chiedono i buoni pasto quando spettano. Fermarsi per la pausa pranzo è fondamentale perché non mangiare può avere effetti dannosi sia sulla produttività che sul benessere generale.
Cosa succede quando saltiamo la pausa pranzo?
Saltare la pausa pranzo può sembrare un modo per guadagnare tempo extra, ma è davvero così? Quando non mangiamo, il nostro cervello risente della mancanza di energia e di nutrienti necessari per funzionare al meglio.
Cosa comporta tutto questo? Una diminuzione della concentrazione, della creatività e della capacità di problem solving.
Senza considerare che, nel momento in cui non ci ritagliamo un momento per noi, si può facilmente cadere in un ciclo di stanchezza e mancanza di motivazione, che alla lunga può influire negativamente sulla qualità del lavoro svolto. Non solo, perché gli effetti ci sono anche per la salute e il benessere psicologico.
La salute fisica e mentale può essere seriamente compromessa da questa abitudine: l’irregolarità dei pasti ci porta a una carenza di nutrienti essenziali e aumenta il rischio di soffrire di disturbi alimentari. Il riposo è a dir poco fondamentale per normalizzare i livelli di stress dettati proprio dai ritmi frenetici.
L’equilibrio precario tra lavoro e vita personale
Un’altra importante conseguenza del saltare la pausa pranzo è l’effetto negativo sull’equilibrio tra lavoro e vita personale. Nel momento in cui non ci fermiamo e lavoriamo per tante ore di seguito, non avviene un vero e proprio distacco tra lavoro e tempo per sé.
In breve, oltre a sentirci stressati, rischiamo di non avere il giusto controllo sulla nostra vita. E il bilanciamento tra lavoro e vita personale dovrebbe essere il nostro obiettivo principale per lavorare bene e vivere bene al contempo.
Le strategie per non saltare la pausa pranzo
Ci sono dei modi per evitare di saltare la pausa pranzo? Se abbiamo i buoni pasto, usiamoli: perché dovremmo sottovalutare un benefit che ci spetta? Impariamo poi a pianificare i nostri pasti: questo momento è una parte integrante della giornata lavorativa.
Tra l’altro, rispettare gli orari dei pasti è una scelta ottima anche dal punto di vista del proprio organismo: seguire un ciclo è determinante per il nostro benessere.
Ricordiamo, inoltre, che la pausa pranzo non dovrebbe essere solo un momento per mangiare, ma anche un’opportunità per prendersi cura di sé. L’importante è trovare attività che favoriscano un senso di relax e benessere personale: no, non intendiamo trascorrere tutto il tempo al cellulare.
A tal proposito, è interessante notare che anche i datori di lavoro possono – e devono – svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere l’importanza della pausa pranzo.
Tra le possibilità da vagliare c’è la possibilità di incentivare i dipendenti a prendere una pausa mettendo a disposizione spazi appositi, come aree relax o sale per il pranzo; incoraggiare una cultura aziendale che valorizzi il benessere e che promuova il rispetto delle pause.