Il canone Rai 2021 costerà 90 euro, si rinnova il prezzo applicato nei precedenti anni. Tutti i contribuenti sono ormai abituati a pagare il tributo con la bolletta della luce, il saldo avviene con dieci rate mensili da gennaio a ottobre. L’Agenzia delle Entrate segnala altre due modalità di pagamento: tramite f24 entro il 31 gennaio, il prossimo anno sarà il 2021, o l’addebito su pensione che si fa presentando la domanda all’Inps tramite il suo portale.
Si può pagare il contributo televisivo con un’unica soluzione?
L’Agenzia delle Entrate permette di pagare il Canone Rai in un’unica soluzione dal momento del rinnovo. Si usano i moduli f24 scaricabili dal sito dell’Agenzia, sono possibili tre tipi di pagamento:
Il primo, è annuale di 90 euro (entro il 31 gennaio);
Il secondo è semestrale da 45,94 euro, dovrete utilizzare due moduli F24 (entro il 31 gennaio e 31 luglio);
Il terzo è trimestrale di 23,93 euro, dovrete utilizzare tre moduli F24 (entro il 31 gennaio, il 30 aprile, il 31 luglio o 31 ottobre).
Un nuovo abbonamento di canone Rai si attiva con la detenzione dell’apparecchio TV e comunque con l’attivazione di un’utenza elettrica. Negli articoli precedenti abbiamo parlato della disdetta Canone Rai, una possibilità per poter risparmiare questi novanta euro annuali.
Canone Rai 2021 su pensione: come e quando attivarlo
Purtroppo, siamo a pochi giorni dalla scadenza della domanda di addebito canone Rai sulla pensione per l’anno 2021. La scadenza come ogni anno è fissata al 15 novembre 2021. Chi vuole farne richiesta deve:
- possedere lo Spid per accedere al nuovo portale Inps, cercare all’interno del sito la schermata per effettuare la domanda.
- Chi non è pratico con computer e Internet, può chiedere l’addebito usando il Contact center gratuito da rete fissa: 803 164. Oppure da cellulare (pagamento con tariffa operatore) al 16.164164.
- Una terza alternativa sono gli enti di patronato o altri intermediari con servizi telematici connessi all’Inps.
La domanda di addebito canone su pensione può essere richiesto dai contribuenti che l’anno precedente hanno ricevuto un reddito di pensione inferiore ai 18.000 euro.