Ai fini di favorire l’occupazione giovanile e dare un futuro migliore ai giovani precari under 35, il Recovery Plan sta stanziando fondi in diversi settori, che vanno dalla Scuola e l’Istruzione fino all’imprenditoria.
Scuola e Istruzione
1,5 miliardi saranno destinati agli Istituti Tecnici Superiori (Its) per assicurare “la coerenza di questi interventi con la spinta al sistema duale e all’apprendistato”, attraverso una formazione professionale. Tale formazione sarà garantita non solo agli alunni, ma anche agli inoccupati e disoccupati. In totale, per la scuola, sono stati stanziati 26,5 miliardi, per un totale di 24 progetti.
Imprenditori e precari
Sono 12,620 i miliardi di euro stanziati per intervenire a garanzia di una maggiore inclusione nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Corsi professionali per inoccupati e disoccupati, che veranno tenuti sopratutto nel Mezzogiorno, con particolare riguardo nei confronti delle donne. Progetti di imprenditoria femminile verranno finanziati per “garantire la piena partecipazione dei giovani alla vita culturale, economica e sociale del Paese” .
Università e ricerca
Interventi mirati anche per Università e ricerca: vi è la possibiità di una riforma per le lauree abilitanti che, in questo modo, segnerebbero la fine degli esami di Stato, dando così la possibilità di accesso diretta al mondo del lavoro ai giovani laureati, che sarebbero già abilitati alla professione.
Inoltre, le risorse destinate alle Università saranno utilizzate per una riforma del sistema volta a introdurre una no-tax area a studenti provenienti da famiglie con Isee inferiore ai 23.500 euro e un incremento delle borse di studio.