Robert Smith: il prossimo album dei Cure è un tasto dolente

Chi è cresciuto negli anni 80 non può non averli amati. Sono stati i maggiori esponenti di uno stile musicale che negli ultimi tre decenni ha influenzato moltissime rock band. Si sono fatti conoscere e apprezzare in tutto il mondo per le loro ballate romantiche e malinconiche, ma anche per i loro pezzi più leggeri e spensierati.

Stiamo parlando dei Cure, storico gruppo inglese capitanato da Robert Smith, nato alla fine degli anni 70 e ancora oggi in grado di stregare fan di qualsiasi età. Marchio di fabbrica della band, il rossetto rosso e i capelli cotonati del suo storico leader che, ad oggi, è l’unico membro del complesso originale.

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E proprio di poche settimane fa è l’annuncio di Robert Smith e soci di un imminente ritorno sulle scene con un album di inediti, 4:14 Scream, seguito del precedente disco 4:13 Dream del 2008, per la gioia dei tanti appassionati della loro musica e delle loro atmosfere post-punk. L’entusiasmo dei fan non è però durato a lungo. In una recente intervista rilasciata alla radio britannica XFM, il frontman dei Cure ha dichiarato infatti di non essere affatto entusiasta del nuovo lavoro in uscita che per lui è addirittura un tasto dolente.

Per Smith il problema principale risiederebbe nel fatto che il disco era stato realizzato con Robert Smith: il prossimo album dei Cure è un tasto dolenteun gruppo che al momento non esiste più, dato che recentemente c’è stato un ennesimo cambiamento tra le fila della band. Grande quindi l’insoddisfazione del cantate che ha persino rivelato che:” Non mi ero ancora preso la briga di cantare su queste canzoni fino a ora perché non me ne importava niente. Pensavo che i testi non fossero buoni”. Di sicuro possiamo dire che il progetto non nasce sotto i migliori auspici.

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Va detto che 4:14 Dream dovrebbe comunque uscire in estate, anche se è già in cantiere la realizzazione di un nuovo album con l’attuale formazione della band.