Scoperta nuova classe farmaci antitumorali

Un nuovo studio su alcuni farmaci antitumorali permetterà di fare passi avanti per combattere la malattia

Gli scienziati dell’Università di Alberta hanno effettuato una ricerca sui farmaci antitumorali ed hanno scoperto una nuova categoria di medicine in grado di “attaccare” le cellule tumorali ed impedire con più efficacia ad esse di potersi riprodurre.

Per i pazienti con tumore resistente, questi farmaci potrebbero essere la soluzione, poiché rendenderebbero il cancro maggiormente curabile.Inoltre, per i pazienti che non hanno sviluppato resistenza, tali farmaci potrebbero consentire minori sedute di chemioterapia, e ciò ridurrebbe notevolmente i gravi effetti collaterali dovuti alla maggior parte dei trattamenti chemioterapici” ha spiegato Fred West, del Cancer Research Institute of Northern Alberta (CRINA).

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Tali farmaci sarebbero in grado di agire direttamente sul DNA della cellula tumorale, impedendone la rigenerazione, come avviene di solito con chemioterapia e radioterapia. L’azione dei medicinali avviene grazie ad una coppia di proteine, denominate  ERCC1-XPF.

I primi test del team si stanno concentrando sul carcinoma del colon retto e quello ai polmoni, che sono due tra i più diffusi. Ovviamente lo scopo degli scienziati è quello di ampliare il campo d’applicazione dei farmaci e di poterli applicare, dopo ulteriori implementazioni, su tutte le tipologie di tumore.

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Per ora i test sono stati effettuati a livello cellulare, senza coinvolgere gli organismi viventi. La situazione in questo caso diventa più complessa, e gli scienziati necessitano della collaborazione con un’azienda farmaceutica per poter produrre i primi prodotti destinati all’uomo e condurre dei test pre-clinici.

Gli studi, comunque, sono in uno stadio notevolmente avanzato: gli esperti hanno presentato una domanda di brevetto provvisoria e contano di iniziare i test pre-clinici già dal prossimo anno. Ormai, infatti, il progetto di ricerca va avanti da alcuni anni. Lo studio è partito grazie ad un finanziamento di 2,9 milioni di dollari della Alberta Cancer Foundation.

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