Scuola, concorso abilitante 2020: i candidati sono ancora in attesa

Il concorso abilitante 2020 è una procedura decretata ma mai iniziata: è possibile che sia stata accantonata in vista della nuova riforma di reclutamento?

Era l’aprile di due anni fa quando il Ministero dell’Istruzione decretò la procedura riguardante il concorso abilitante 2020. Un iter selettivo che avrebbe permesso ai candidati di ottenere non il ruolo come docente di cattedra, ma l’abilitazione all’insegnamento relativa alla classe di concorso a cui si era interessati. All’epoca come ministro dell’Istruzione vi era ancora Lucia Azzolina. Al momento tale procedura concorsuale non ha ancora avuto inizio.

I candidati sono ancora in attesa dello svolgimento dopo il pagamento di quindici euro valevoli come tassa di iscrizione. Si sospetta, ma non è una certezza, che tale concorso possa essere stato dimenticato a favore della riforma di reclutamento (previsto nel DL 36 20220) ideato sotto Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione durante l’esecutivo di Mario Draghi. Solo supposizioni: la verità sul concorso abilitante 2020 non è data saperla, così come non è possibile afferma con certezza se e quando partiranno le prove previste nel bando.

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Concorso abilitante 2020: pubblicato su Gazzetta ufficiale

Il concorso abilitante 2020, è bene precisarlo, fu pubblicato su Gazzetta ufficiale. Si trattava di una procedura straordinaria, per esami, finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune. Secondo quanto scritto sul bando, uno dei requisiti principali per la partecipazione al concorso era aver svolto almeno tre anni di servizio (anche non consecutivi) nella scuola statale o paritaria. Un anno doveva essere stato svolto almeno sulla classe di concorso specifica per la quale si intendeva partecipare.

Il pagamento della tassa

I docenti precari (e di ruolo) intenzionati a partecipare al concorso abilitante 2020 dovettero al momento dell’iscrizione pagare una tassa di quindice euro, quale diritto di segreteria, così come era previsto dall’articolo 3 del decreto 497. Per ultimare le procedure c’era tempo fino al 28 luglio 2020. Siamo a settembre 2022 e i candidati vorrebbero sapere che fine ha fatto tale procedura concorsuale, mai avviata.

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Il punto della situazione

In questi due anni sono state fatte varie ipotesi per spiegare perché il concorso abilitante 2020 sia finora rimasto solo su carta. Secondo una voce di corridoio riportata da Tecnica della scuola (quella che peraltro sembrava essere la più vincolante) la procedura potrebbe essere avviata nel corso del 2022. Restano tuttavia solo quattro mesi prima della fine dell’anno. Intanto, gli interessati attendono. Nel caso in cui tale prova non dovesse essere più esplicata, l’unica strada per perseguire l’abilitazione sarà iniziare, a spese dei candidati, un percorso universitario per poi partecipare alle prove concorsuali.