Seconda variante COVID più diffusa nel mondo, cosa sappiamo dell’EG.5?

Il 19 luglio 2023, l'OMS ha inserito nell'elenco delle varianti covid da tenere sotto controllo l'EG.5. Finora ha fatto un milioni di casi ed è presente anche in Italia. Ecco i dettagli e anche alcune raccomandazioni

C’è una variante Covid, EG.5, che in quindici giorni è diventata la seconda più diffusa al mondo, ha già fatto un milione di nuovi casi. Secondo alcune fonti, gli esperti prevedono che possa diventare una variante dominante anche in Italia.

I dati della variante Covid EG.5 arrivano dal bollettino mondiale della settimana dal 10 luglio al 16 luglio. L’EG.5 è stata inserita dall’OMS nella lista dei mutanti sotto monitoraggio, sigla Vum.

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In questo bollettino di luglio si è stabilito che l’EG.5 è diventata seconda variante internazionale, presente in 45 Paesi e con una prevalenza globale registrata dell’11,6%.

Il nome delle altre varianti Covid, oltre l’EG.5

L’EG.5 non ha superato la variante Arturo (XBB.1.16) che rimane prima a livello mondiale ma in discesa, in una settimana è passata da 21,7% a 18,4%. Prima dell’EG.5, la seconda variante più diffusa era il Kraken, deriva da una mutazione dell’Omicron come l’Arturo.

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L’EG.5 è stata inserita in una lista di sette varianti sotto monitoraggio, le loro sigle sono: BA.2.75 (Centaurus), CH.1.1 (Orthrus), XBB (Gryphon), XBB.1.9.1 (Hyperion), XBB.1.9.2 e XBB.2.3 (Acrux). L’Arturo rimane prima variante diffusa perché registrata in ben 100 Paesi e in aree complesse come Pacifico occidentale e Sudest asiatico.

Contagiosità EG.5: quanto è pericolosa la seconda variante?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità deve conoscere ancora molte informazioni sulla seconda variante. Difatti, è stata inserita nella categoria VUM, varianti sotto monitoraggio attualmente circolanti.

Esistono altre due classi: VOC, varianti preoccupanti, VOI, varianti di interesse attualmente circolanti. Sull’EG.5 con ci sono prove che sia causa di decessi e aumento di contagi. Tuttavia, la situazione deve essere monitorata perché le varianti inserite nell’elenco VUM hanno come dato l’essere ad impatto epidemiologico poco chiaro. Ecco la dichiarazione.

Le attuali tendenze delle varianti Sars-CoV-2 continuano a differire tra le regioni e i Paesi dell’Oms e al loro interno. Alcuni Paesi hanno registrato un recente aumento dei casi, guidato dalle Voi e da alcune Vum. In alcuni Paesi la crescita dei casi è stata accompagnato da un aumento dei ricoveri e dei decessi, anche se a livelli inferiori rispetto alle precedenti onde di risalita. Il livello di immunità della popolazione, conferito da vaccinazioni e precedenti infezioni, è tra i fattori che contribuiscono all’eterogeneità osservata nella dinamica della circolazione delle varianti e alla diminuzione generale dei ricoveri e dei decessi“.

Le raccomandazioni dell’OMS

L’OMS continua a registrare la diminuzione dei casi e dei decessi Covid a livello globale, però consiglia di non smantellare del tutto l’organizzazione messa in piedi sotto pandemia. Le persone ad lato rischio devono continuare ad indossare la mascherina in luoghi affollati e anche di ricevere richiami se necessario.

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Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter