I residenti in Italia sono obbligati per legge a pagare il Canone Rai, un abbonamento radiotelevisivo che coinvolge un po’ tutti, almeno coloro che possiedono una televisione un apparecchio con sintonizzatore TV.
Sappiamo che rientrano nella categoria tutti gli apparecchi adattabili per ricevere il segnale audio/video sia dalla piattaforma terrestre che satellitare. Questo vuol dire che i computer e per esempio i vecchi televisori analogici non sono assoggettabili a questa tassa.
Eppure sta arrivando una rivoluzione anche in questo campo. Il Canone Rai infatti verrà tolto dalla bolletta della luce a partire dal 1 gennaio 2023 e sembra che qualcuno sta avanzando la proposta d’includere nella tassa gli smartphone.
La prima proposta a riguardo è arrivata a dicembre 2021 da parte di Carlo Fuortes, il Delegato della Rai. Come mai?
L’idea di base è che un cellulare può permettere a tutti di accedere alle trasmissioni televisive via internet. Nonostante non sono adatti a ricevere le trasmissioni dalla piattaforma terrestre o satellitare, permettono di di vedere i programmi RAI dal sito web ufficiale o dall’app Rai Play.
Per questo motivo secondo Fuortes è necessario far pagare il Canone Rai anche a coloro che possiedono uno smartphone, cosa che porterà perciò praticamente tutti a dover pagare questa imposta.