Spandau Ballet 30 anni dopo

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Ieri sera, noi 40enni, abbiamo assistito un concerto nostalgico targato anni ’80, gli Spandau Ballet, la mitica band londinese, la cui voce solista è affidata a Tony Hadley, hanno concluso il loro tour musicale per festeggiare trent’anni della loro carriera artistica.

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Tony, con la sua verve di sempre e in giacca e cravatta, ci ha catapultati nel suo mondo musicale attraverso pezzi inediti e i più grandi successi del quintetto britannico. “Canzoni che hanno retto l’esame del tempo, e che non vuole essere nostalgia degli anni ottanta”, come afferma lo stesso Hadley.

Con i loro live, quasi da capogiro, hanno riproposto le sonorità pop rock e new romantic delle loro hit con cui tutti noi li abbiamo conosciuti, rispolverando grandi successi come True e Gold, due pezzi musicali rimasti nella storia della musica inglese.

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Per anni gli Spandau Ballet sono stati definiti i rivali musicali dei colleghi Duran Duran, creando un antagonismo musicale voluto dalle etichette discografiche e non dai tanti fan che non hanno mai smesso di seguirli,  neanche quando decisero di sciogliersi a causa di vari litigi fra loro, per poi riunirsi nel 2009 pubblicando l’album “Once More”.

Il concerto era quasi giunto alla conclusione con i classici ringraziamenti dei musicisti nei confronti del pubblico, le luci dei riflettori  accesi a metà e il pubblico, sold-out,  che chiedeva il ritorno di Tony sul palco per il classico bis. Improvvisamente, quasi come per magia, si riaccendono le luci e il gruppo riprende a cantare con il pezzo malinconico e il più importante della loro carriera, “Through the Barricades”. Una canzone che ti riporta indietro nel tempo, nella tua adolescenza, quando l’ascoltavi in radio pensando al mondo irraggiungibile, stimolante e innovativo come quello della musica. Non è mancato l’applauso finale del pubblico presente, euforico per lo spettacolo regalato dal gruppo musicale britannico che non tramonterà mai.

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Il tour è uno spettacolo ben costruito nei dettagli che non vuole segnare la fine di un bellissimo progetto musicale nato trent’anni fa, semmai l’inizio di un nuovo percorso di lunga durata.

 

di Antonio Agosta