Strage Mestre

Strage di Mestre: arrivano le prime accuse della Procura

La procura di Venezia ha iscritto tre persone al registro degli indagati per la strage di Mestre. Si tratta di due dipendenti del Comune di Venezia e l’Amministratore Delegato della società proprietaria del bus che trasportava i turisti che stavano tornando al camping dopo una visita a Venezia. Ricordiamo che nell’incidente del 3 ottobre hanno perso la vita 21 persone e altre 15 sono rimaste ferite.

Le accuse per gli indagati sono omicidio stradale, omicidio stradale colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose. I tre indagati sono stati ascoltati in procura. Proprio oggi arriverà l’assegnazione per l’incarico sugli accertamenti tecnici e l’incidente probatorio sul cavalcavia. La polizia di Mestre intanto ha consegnato ai pm il rapporto con la dinamica dell’incidente e alcuni documenti del Comune sul viadotto.

Ma cosa fanno nello specifico i tre indagati? il primo è l’AD che gestisce il servizio di navetta tra il centro storico veneziano e il campeggio Hu di Marghera, il secondo risiede a Mestre ed è dirigente del settore Viabilità terraferma e mobilità del Comune di Venezia, mentre il terzo risiede a Martellago (Venezia) ed è responsabile del Servizio manutenzione viabilità terraferma del Comune.

Le perizie e gli accertamenti tecnici saranno principalmente concentrati sulla pericolosità del guardrail, considerato il principale fattore che ha causato il volo nel vuoto dell’autobus e il conseguente incendio che ha causato le morti.

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