Si spera che grazie ad una nuova ricerca, si arriverà a una diagnosi precoce dell’Alzheimer, usando una speciale tecnica impiegata spesso per scoprire le origini della Luna.
Il ricercatore della James Cook University, il dottor Brandon Mahan ha collaborato con un team di ricercatori francesi della “Université de Paris, Institut de Physique du Globe de Paris” e insieme hanno comparato cervelli con l’Alzheimer e cervelli senza per capirne le differenze.
“Il nostro studio ha chiaramente mostrato che i cervelli sani e quelli affetti da Alzheimer hanno dei differenti tracciati isotopici. Nello specifico hanno diverse composizioni di rame e zinco, ed è questo a contribuire alla progressione della malattia”.
Al momento, l’Alzheimer è spesso diagnosticato attraverso le tac al cervello, che rilevano le lesioni. Le lesioni però, sono rilevabili solo a uno stadio molto avanzato. Questo significa che L’Alzheimer, che progredisce molto lentamente, potrebbe perciò essere diagnosticato solo in un momento successivo in cui la malattia potrebbe già essere in corso da un decennio o anche di più.
“Studiando le mappe isotopiche, allora, la speranza è riuscire a utilizzare una tecnica non invasiva e di diagnosi precoce, che funga da rilevatore della malattia quando è ancora agli stadi primari”, spiega il dottor Mahan. “Questa mappatura isotopica potrebbe essere facile come fare un test del sangue”.